Regia di Michael Curtiz vedi scheda film
Uno degli ultimi (e forse fuori tempo massimo) western che appartengono ancora al ciclo "classico".
Non si contano le letture più moderne e sfaccettate che già avevano contaminato (positivamente) il genere a partire dagli anni '50. Questo film credo che non si ponga nemmeno l'ambizione di essere incluso tra i capolavori del western, quanto tra quei prodotti di natura più alimentare.
Tuttavia questi suoi limiti, insieme alle innumerevoli incongruenze storiche (come le armi a ripetizione che sarebbero apparse solo un ventennio dopo l'ambientazione del film) non sono i difetti peggiori della pellicola. A mio avviso emerge invece un buon soggetto non sviluppato con coraggio: il finale in cui si scopre che a capo della banda di "comanceros" c'è un anziano invalido non è sfruttato assolutamente a dovere, i protagonisti hanno uno spessore un po' da fumetto, gli indiani sono ancora relegati a selvaggi corruttibili con il whisky le armi...o con un sigaro. Quanto ai personaggi: Wayne si propone nella consueta figura granitica e bonaria, Whitman è il giovane affascinante a cui viene assegnata la love story (chiaramente a lieto fine) della vicenda, Lee Marvin, che appare in un ruolo sopra le righe e decisamente più "sfruttabile" viene fatto morire dopo una decina di minuti.
A riprova della bontà del materiale che vi era alla fonte di questo film, tre anni dopo si potrà vedere una parafrasi, molto più cupa e più moderna diretta da Gordon Douglas con il film Rio Conchos.
Nel libro biografico scritto da Aissa Wayne (figlia del protagonista), viene infatti rivelato come si sia trattato di un film che ha deluso un po' in generale le aspettative, oltre a questo, Aissa Wayne evidenzia un aspetto che onestamente mi era sfuggito: è sostanzialmente il primo film in cui la love story non coinvolge più suo padre, ma un protagonista più giovane ed aitante: sintomo, coerente, con la perdita di un certo fascino da parte di Wayne con l'avanzare degli anni.
Ho letto che il regista Michael Curtiz, ormai malato, lasciò al fidato Wayne la direzione di certe sequenze. Chissà se con una direzione più moderna non potesse scaturirne un gioiellino.
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