Regia di Chloé Zhao vedi scheda film
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: NOMADLAND.
I Paesaggi di un’America poche volte rappresentati.
Le Storie di Americani poche volte raccontate.
I Volti di Americani poche volte mostrati.
Sullo sfondo la colonna sonora di Ludovico Einaudi.
Secondo me basterebbe solo questo per far capire quanto bello sia Nomadland.
Vincitore del Leone D’Oro al Festival di Venezia, Vincitore del Festival di Toronto e Vincitore di 3 Premi Oscar (Film, Attrice Protagonista, Regia) Nomadland è un film che parte lento per conquistarti piano piano e farti perdere in questo mondo selvaggio e desolato.
E’ un Western moderno dove al posto di CowBoy e Mandrie seguiamo la transumanza di questi nomadi moderni attraverso l’America della Recessione, in un lungo viaggio ciclico che nasce e riparte dal reparto imballaggio di Amazon.
La Regista Chloe Zhao (seconda donna a vincere l’Oscar dopo Barbra Streisand) racconta le storie vere di queste anime vaganti attraverso il personaggio di Fern, attraverso gli occhi di una donna che ha visto di tutto e ha ancora voglia di vedere quello che la vita le riserva, una donna che hai solchi lungo il viso ma non come una specie di sorriso ma come un canyon eroso dalla vita ma che non nega un sorriso a nessuno. Un personaggio che se fosse un uomo avrebbe il volto di Clint Eastwood e invece hai i lineamenti di una Frances McDormand vincitrice del terzo meritatissimo Oscar.
L’America raccontata da Chloe Zhao è quella degli ultimi ma che non si sentono tali, quelli dei dimenticati ma che conservano la loro dignità. Quelli che vengono ben descritti in una frase dalla protagonista.
“I’m not homeless, i’m just houseless”.
Loro hanno sostituito una casa fissa con una vagante a 4 ruote, ma la casa intesa come luogo di affetti e ricordi preziosi la tengono ben conservata. Che sia esso un piatto che ti ha regalato il tuo papà al diploma o la foto dell’amato marito o l’amicizia di chi hai incontrato nella tua strada.
La Terra dei Nomadi che da il titolo al film è quella di quelli che di colpo la vita gli fa perdere alcuni capi saldi come il lavoro, un tetto in cui vivere e un amore con cui condividerlo.
Chloe Zhao ci racconta frammenti di vita che non vogliono farsi sopraffare dal destino e dalla politica. La loro è una scelta, non un compromesso. La loro vita non è una sconfitta ma un onorevole pareggio.
Nomadland è un vero e proprio elogio alla vita e lasciare dietro tutto quello di brutto che ti è capitato e godere di quel poco che ti è rimasto. Sia esso un tramonto o il valore della libertà.
E il senso del film è tutto nel bellissimo finale con Frances McDormand sola nella fabbrica abbandonata dove il marito ha dato la vita e dove comunque è rimasta affossata anche la sua, lasciare tutto alle spalle perché prima o poi “Ci vediamo lungo la strada”
Voto 8,5
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta