Regia di François Truffaut vedi scheda film
L'alter-ego del regista, Antoine Doinel (Jean-Pierre Leaud), è impegolato in un ginepraio senza soluzione: rimpiange la moglie Christine (Claude Jade) dalla quale ha appena divorziato, vorrebbe riabbracciare la vecchia fiamma Colette (Marie-France Pisier) di cui è ancora innamorato ma vive con Sabine (Dorothee) senza grande convinzione. La sua sarà una scelta obbligata dalla determinazione delle tre donne.
Sesto ed ultimo episodio (dopo I 400 colpi, L'amore a vent'anni, Baci rubati, Non drammatizziamo… è solo questione di corna! e Le due inglesi) della saga sentimental-esistenziale di Antoine Doinel, che rincontra i personaggi degli altri film, di cui la sceneggiatura François Truffaut, Marie-France Pisier, Jean Aurel, Suzanne Schiffman si nutre. Truffaut fece bene a concludere qui l'operazione-Doinel, che ormai non avrebbe avuto molto altro da dire. Fotografia di Nestor Almendros, Florent Bazin e Emilio Pakull-Latorre.
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