Regia di François Truffaut vedi scheda film
Truffaut organizza una grandiosa, spettacolare chiusura per il ciclo Doinel: un nuovo episodio, a quasi dieci anni dall'ultimo (Non drammatizziamo) ed a venti tondi dal primo (I 400 colpi), onnicomprensivo della intera saga, con tanto di continui rimandi e citazioni delle pellicole precedenti, più volte riproposte nei flashback dei dialoghi fra i personaggi. Torna persino Colette, che era comparsa anche nel secondo e nel terzo episodio della 'serie'. Tornano vecchi ricordi, torna l'infanzia, l'adolescenza, ma tutto sotto una luce positiva o neutra, senza particolari, distruttive nostalgie o rimpianti di alcun tipo: una carrellata di festosi ricordi, nel bene o nel male. Ma in tutto ciò Doinel ha solo 35 anni circa, eppure la sua esistenza è già stata segnata da tanti amori vissuti intensamente (l'espediente del libro ricorda quello dell'Uomo che amava le donne, anche se l'approccio di Doinel al genere femminile è decisamente più intimista ed infantile), da un matrimonio, un figlio, un divorzio, tanti disparati lavori ed una continua, inarrestabile passione per la vita. Per essere il quinto capitolo di una serie è tutt'altro che privo di idee o prevedibile, e questo è già il primo miracolo della saga Doinel; poi va aggiunto l'impagabile plusvalore dei flashback tratti dai film precedenti, che, caso unico nella storia del cinema mondiale, porta gli stessi attori avanti e indietro nel tempo per le pure esigenze diegetiche. Grandioso. La scomparsa, di lì a poco, di Truffaut renderà impossibile qualsiasi prosecuzione del ciclo Doinel, ma a giudicare dalla perizia e dal tenore rissuntivo di questo lavoro si può immaginare che sarebbe comunque stato l'ultimo. La buona notizia di L'amore fugge è fondamentalmente una sola: Antoine Doinel è ormai un uomo, ma non è mai cresciuto.
Antoine e Christine divorziano amichevolmente. Lui intanto ha pubblicato una specie di biografia sentimentale della sua vita e ritrova Colette, suo primo amore, ma tutto funziona ancora come quindici anni prima: i due vivono in mondi diversi. Nel suo stesso mondo vive invece Sabine, con cui intraprende una nuova relazione.
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