Regia di François Truffaut vedi scheda film
Anche ai maestri, anche ai grandi è concessa qualche distrazione. E questo L'amour en fuite è una delle poche distrazioni di Truffaut, tutto all'insegna del flashback, tanto che sorge spontaneo il sospetto che gli inserti di vecchi film truffautiani siano stati inseriti perché il regista non aveva abbastanza materiale per un film autonomo. In reltà è probabile che i flashback servissero a sottolineare come Antoine, al suo ultimo episodio narrato da Truffaut, fosse ancora il ragazzino svagato dei Quattrocento colpi. Ed è sintomatico che proprio gli spezzoni del film d'esordio siano la cosa migliore del nuovo film: il piccolo Antoine che risponde alla psicologa e il suo incanto di fronte al mare restano brani che vanno di diritto in un'ideale antologia della storia mondiale del cinema. Questo film no.
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