Antoine ha sposato Christine, ma il loro rapporto è ora al capolinea. I due divorziano, ma restano buoni amici. Dopo varie avventure (anche amorose) Antoine ritrova la serenità con Sabine, una giovane commessa che sembra sinceramente innamorata di lui.
Note
È il quinto e ultimo episodio legato al personaggio di Antoine Doinel, sempre interpretato da Jean-Pierre Léaud, alter ego del regista. I precedenti sono: "I quattrocento colpi", "L'amore a vent'anni", "Baci rubati" e "Non drammatizziamo... è solo questione di corna". Il personaggio di Doinel è diventato anche il protagonista di un libro, scritto sempre da Truffaut, che riepiloga l'intera saga cinematografica.
Una storia lunga venti anni.Un percorso cinematografico parallelo che coinvolge l'autore e il protagonista come al solito perfetto alter ego dalla personalità sfuggente e volatile come può essere l'effluvio di un profumo o uno sguardo rubato alla stazione.L'amore fugge è un film compilation,una sorta di greatest hits di tutto il ciclo che coinvolge Doinel che cresce… leggi tutto
L'alter-ego del regista, Antoine Doinel (Jean-Pierre Leaud), è impegolato in un ginepraio senza soluzione: rimpiange la moglie Christine (Claude Jade) dalla quale ha appena divorziato, vorrebbe riabbracciare la vecchia fiamma Colette (Marie-France Pisier) di cui è ancora innamorato ma vive con Sabine (Dorothee) senza grande convinzione. La sua sarà una scelta obbligata dalla… leggi tutto
Truffaut kiude la sua pentalogia dedikata al personaggio di Antoin Doinel sempre più ribelle, indeciso, skapestrato;narrativamente si tratta di una komplessa struttura a mosaico kon frammenti dei film precedenti,ke svolgono la funzione di flashback. leggi tutto
Antoine Doinel ha 35 anni, da poco ha finalmente pubblicato il suo primo libro, “Insalate d’Amore” e sta divorziando dalla moglie. Rimane un uomo ancora irrequieto dal punto di vista sentimentale, diviso tra un profondo narcisismo e la necessità quasi inconsapevole di riparare la ferita. Il tormentato rapporto con Sabine è l’occasione perché Antoine…
Film di Truffaut carino e ben pensato con frammenti vari anche da altri Suoi Films : l'unica pecca che ho notato (e chiedo a chi ne sa' piu' di me ...) e' che se per caso la versione che ho visto e' quella originale proposta da Rai 5 con un odioso sottofondo in Lingua Francese oltre al Doppiaggio Italiano !?!? voto.7.
L'alter-ego del regista, Antoine Doinel (Jean-Pierre Leaud), è impegolato in un ginepraio senza soluzione: rimpiange la moglie Christine (Claude Jade) dalla quale ha appena divorziato, vorrebbe riabbracciare la vecchia fiamma Colette (Marie-France Pisier) di cui è ancora innamorato ma vive con Sabine (Dorothee) senza grande convinzione. La sua sarà una scelta obbligata dalla…
Una storia lunga venti anni.Un percorso cinematografico parallelo che coinvolge l'autore e il protagonista come al solito perfetto alter ego dalla personalità sfuggente e volatile come può essere l'effluvio di un profumo o uno sguardo rubato alla stazione.L'amore fugge è un film compilation,una sorta di greatest hits di tutto il ciclo che coinvolge Doinel che cresce…
Quest’opera, conclusiva e retrospettiva per la vicenda di Antoine Doinel, più che raccontare una storia, sembra voler presentare un sistema di circostanze vissute che, attraverso la memoria e l’immaginazione, si rincorrono e riflettono su se stesse; la deduzione finale è che il tutto, per quanto paradossale e frammentario, può dare vita a un senso, anche se non…
Secondo me della serie di Doinel è il più bell. Forse perchè racchiude tutto dentro di sè. Sunto di tutto. Ed il personaggio fa ridere. Fa sorridere. Fa pensare. A volte fa pure innervosire. Sottoposto all'amore tutto finisce col fuggire. Voto: 7 fuggendo si impara.
Truffaut organizza una grandiosa, spettacolare chiusura per il ciclo Doinel: un nuovo episodio, a quasi dieci anni dall'ultimo (Non drammatizziamo) ed a venti tondi dal primo (I 400 colpi), onnicomprensivo della intera saga, con tanto di continui rimandi e citazioni delle pellicole precedenti, più volte riproposte nei flashback dei dialoghi fra i personaggi. Torna persino Colette, che era…
Da quando hanno iniziato a fischiare le loro "blue notes" nelle praterie americane, i treni si sono impressi nell'immaginario di Hollywood e del mondo intero. Difficile che il loro binari non corressero paralleli a…
È l’ultimo film del ciclo Doinel. Se è vero che puoi lasciare l’India, ma l’India non lascia te, è anche vero che puoi lasciare Doinel, ma Doinel non lascia te. Per il canto del cigno del suo personaggio-mito, François Truffaut ha bisogno di rasserenare lo spettatore: non può lasciare Antoine (e quindi Jean-Pierre Léaud, che gli deve la…
Truffaut kiude la sua pentalogia dedikata al personaggio di Antoin Doinel sempre più ribelle, indeciso, skapestrato;narrativamente si tratta di una komplessa struttura a mosaico kon frammenti dei film precedenti,ke svolgono la funzione di flashback.
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Commenti (2) vedi tutti
Bellissimo. La vita come ricerca, al di là delle convenzioni della società.
commento di Pitter7
commento di nico80