Regia di Stephen S. Campanelli vedi scheda film
NIC CAGE
Buddy (il belloccio Luke Benward) è un giovane che scorgiamo insanguinato e stravolto, sottoposto ad un tenace interrogatorio in quel che sembra una stanza di fermo dell'ufficio di polizia di una piccola isoletta appena presa di mira da un devastante uragano. Il giovane tuttavia, non si trova in quel posto a causa della tormenta, ma per motivi ancor più gravi: è accusato di tentato omicidio ai danni di una coppia di agiati coniugi, nella cui lussuosa dimora il ragazzo si era recato per aggiustare la staccionata, divelta qualche tempo prima da un ladro subentrato in villa.
Dal racconto del giovane, che l'anziano capo della giustizia locale dà già per colpevole, accettando tuttavia di buon grado di ascoltarlo nella sua strenua difesa, noi spettatori veniamo messi adeguatamente al corrente di cosa avvenne nella giornata che precedette il sopraggiungere dell'uragano. E scopriremo anche che attinenza hanno con quello che sta avvenendo, le notizie inerenti la sparizione di alcuni giovani, avvenute negli ultimi mesi proprio a Grand Isle.
Diretto piuttosto banalmente da Stephen S, Campanelli, Grand Isle gioca impunemente all'accumulo, addossando la trama da thriller a sfondo erotico, al disaster movie, fino a sfociare nell'horror in un finale tutt'altro che sorprendente, ove tutto appare incollato in modo confuso e affannoso, senza un minimo di coerenza ed originalità.
Lasciato in balia di se stesso, alle prese con un personaggio tutto eccessi e contraddizioni come è l'ex marines Walter Franklin, ossessionato da una sorta di impotenza coeundi che si unisce alla conclamata sterilità della affascinante consorte (interpretata da KaDee Strickland), Nicolas Cage, capello matto e sguardo da sadico assassino sin eccessivo per la circostanza, dà vita ad una delle sue performance più fuori controllo, nella quale il suo personaggio alla deriva deborda presto nel ridicolo involontario, fino ad un finale davvero fuori controllo e pure fuori di testa.
Colpa anche di una sceneggiatura pessima, spregiudicata e senza coerenza, che tenta di sfruttare ogni appiglio per dare ritmo ad una storia che in realtà non si sviluppa in modo coerente in nessuna sua sfaccettatura... meno che mai in quella della deriva horror, inconcludente e lasciata senza uno suo coerente sviluppo narrativo.
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