Regia di Stephen S. Campanelli vedi scheda film
Ci sono spot pubblicitari che invece di attirare i consumatori, sono così odiosi che hanno come effetto quello di ostacolare le vendite del prodotto che reclamizzano. Allo stesso modo, vedere improvvisamente nei titoli di testa il nome di Nicolas Cage potrebbe spingere una certa percentuale di possibili spettatori a cambiare film. Il fatto è che, oltre alla repulsione che la perenne smorfia (alla Sylvester Stallone) sulla sua bocca possa ingenerare, si dà il caso che alla sua presenza si accompagni immancabilmente un soggetto che fa acqua da tutte le parti, come accade proprio nella fattispecie. Ricapitolando: Nicolas Cage e soggetto scadente, uguale siamo già spacciati. E invece no, perché qualcosa di buono, anzi ottimo c'è: l'interpretazione di KaDee Strickland, che oltre a rappresentare un oggetto di desiderio notevole (de gustibus in questo caso), recita proprio bene. In particolare, nella versione in lingua originale il suo spiccato accento del sud (siamo in Louisiana e lei è nativa della Georgia, quindi lo conosce bene) è impagabile e gustosissimo, e contribuisce in modo egregio ad esaltare la sua capacità di seduzione, peccato sia l'unica a calcarci dentro. Anche il povero Luke Benward, che per il minutaggio in scena e il ruolo dovrebbe essere considerato il protagonista, non se la cava male, ma deve cedere il passo al nipote di Coppola, che lo soppianta anche in ogni locandina del film. Insomma, non tutto è da buttare.
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