Regia di Stephen S. Campanelli vedi scheda film
Modesto thriller erotico.
Siamo a Grand Isle, come da titolo e il giovane Buddy si trova, all'interno di un commissariato, accusato di un brutale delitto e sospettato anche di una serie di vecchi omicidi, di cui non si è mai venuto a capo; viene sottoposto dagli inquirenti ad un estenuante terzo grado. Buddy si dichiara innocente e per scagionarsi, cerca di rievocare tutti gli eventi appena accaduti, raccontando la sua versione dei fatti. Cosi attraverso dei flashback, veniamo a sapere i dettagli della sua storia, lui è un ex militare della marina degli Stati Uniti, ha una moglie e un figlio di soli 6 mesi, non ha un'occupazione fissa, si arrangia come può con piccoli lavoretti, per sbarcare il lunario; un giorno viene ingaggiato dal suo vicino di casa tale Walter, uno scorbutico veterano del Vietnam, allo scopo di aggiustare la staccionata, danneggiata la sera precedente, durante un tentativo di furto. Colto da improvviso temporale, a proposito siamo in Louisiana e queste tempeste tropicali sono frequenti, si ritrova costretto a trascorrere la notte ivi, ospite poco gradito del padrone di casa e dell'affascinante consorte Fancy; durante il pernottamento, succedono eventi strani, Buddy viene sfacciatamente corteggiato da Fancy, che lo provoca in tutti i modi; peraltro Walter emotivamente instabile, alterna momenti di cordialità con atteggiamenti aggressivi, nel frattempo sembrerebbe che l'opera di seduzione di Fancy stia volgendo a buon fine, ma la situazione si imbriglia sempre di più; Buddy consapevole del tradimento coniugale, più che adirato sembra rassegnato, sostiene che la consorte è una malata terminale e per evitarle inutili sofferenze sarebbe saggio sopprimerla, lui non ne ha il coraggio e propone a Buddy di farlo, il giovane è recalcitrante, poi sembra accettare, tuttavia al momento di somministrarle il veleno, ha un ripensamento, c'è una colluttazione, nel frattempo Fanny che malata non è, intuite le intenzioni del coniuge, si scaglia contro di lui, ma poi in un'altalena di colpi di scena, viene fuori che i due sono complici e sotto c'è ben altro. La regia prova a scomporre e ricostruire la trama, attraverso questo racconto a ritroso e lo schema narrativo, al netto di tantissime forzature e inverosimiglianze, avrebbe anche potuto teoricamente filare, ma di fatto si disperde in una miriade di approssimazioni e tantissimi “copia e incolla”; questa sorta di curioso “ménage a trois” che si viene a creare, pur nutrendo la velleità di proporre una situazione voluttuosa, è poco credibile e per quanto lasciva sia la protagonista femminile, il film non raggiunge il climax erotico e la sceneggiatura resta impantanata in una storia confusa e derivativa e con un finale talmente improbabile da sfiorare il ridicolo.
Grand Isle è l'ennesimo film a cui prende parte Nicolas Cage, il quale non sa più come dividersi talmente indaffarato com’è, da riproporre all'infinito il suo personaggio “sopra le righe” un'icona ,ormai caricaturale, di se stesso
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