La recensione su Gioventù perduta

di port cros

3 stelle

Una sceneggiatura confusa e raffazzonata che procede a tentoni verso il nulla tramite bruschi salti narrativi e con personaggi scritti male e per nulla approfonditi, al punto che sfuggono completamente le motivazioni delle loro azioni ed il senso del dipanarsi degli eventi, fino ad arrivare ad un finale involontariamente comico nella sua stupidità

14° FESTA DEL CINEMA DI ROMA

Un bambino, Oscar, uccide un vicino di casa che tratta male i figli (del tutto inverosimile la motivazione e anche che abbia potuto ammazzare a colpi di sottile spranghetta un uomo di quella stazza) e poi si dà alla fuga in città, venendo cooptato da una bislacca gang di bimbi borseggiatori, capeggiata da adulti dal ruolo non chiaro, tra cui un poliziotto. Oscar stringe in particolare amicizia con Peaches, una bambina che viene indotta, non si capisce bene perché, da uno dei capi a sparare ad un altro, in una sorta di "caccia al cinghiale". Si salta in avanti di quindici anni e ritroviamo Oscar (Michael Pitt) che non è mai stato ritrovato ed è capetto della medesima gang, ora passata di livello, alle rapine nei supermercati (abbastanza incredibile che in tutta questa lunga carriera criminale non sia mai stato arrestato e quindi rintracciato). I figli dell'ucciso si mettono sulle sue tracce, non si comprende con quali intenzioni (per ringraziarlo o per farlo arrestare?).

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