Regia di Franco Piavoli vedi scheda film
Scene di umanità varia nel cortile di un palazzo che funge da sala d’aspetto di un ambulatorio medico.
Bambini che giocano, madri che parlano fra loro, persone appoggiate al muro in attesa: questo è il quadro d’insieme che la spartana sala d’aspetto di un ambulatorio medico ci offre. Ci troviamo a tutti gli effetti sotto a un porticato in un cortile di una casa di paese e il bianco e nero della pellicola aggiunge nostalgia alla già non poca distanza temporale dall’epoca delle riprese, una distanza facilmente traslabile sul piano economico-sociale-culturale. Siamo qui d’altronde nel 1954 e Ambulatorio è il primo lavoro realizzato da un giovane regista bresciano, Franco Piavoli, destinato a diventare un autore ‘underground’, una di quelle firme al di fuori degli schemi e delle mode, incapace di imporsi presso il grande pubblico eppure degno di notevole stima da parte di colleghi e critici. Piavoli è un cineasta dello sguardo, come già dimostra questo piccolo, acerbo cortometraggio super-low-budget della durata di appena 4 minuti e mezzo e privo di banda sonora. 5/10.
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