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I quattrocento colpi

Regia di François Truffaut vedi scheda film

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ArwenLynch74

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La recensione su I quattrocento colpi

di ArwenLynch74
10 stelle

Un film ambizioso senza dubbio, un esordio che ha lasciato una impronta indelebile nella storia del cinema, di chi sto parlando? De I Quattrocento Colpi del grande Truffaut.

La storia è molto semplice, racconta di un ragazzino (Jean Piere Léaud, che poi diventerà un vero e proprio alter ego di truffaut), che come dice il titolo in francese fa i 400 colpi, ovvero fare il diavolo a quattro.

Un film leggero come una piuma, ma profondo nell'animo, diretto da un regista che con la sua opera prima vuole mettere in primo piano un ragazzino, la cui famiglia non lo ascolta, mai una carezza, mai un bacio o un abbraccio, soltanto rimproveri.

Perciò Antoine Doinel, non fa altro che attirare la loro attenzione facendo monellerie.

Tutti ci siamo sentiti come Antoine da ragazzini, e già sin dal suo esordio mette in chiaro ogni cosa Truffaut, la sua è una critica all'istituzione familiare, e come tale, vuole essere sincera nel suo racconto.

E per un regista di ben 27 anni questo è rivoluzionario, scusate se lo dico, in questo film gli adulti vengono descritti come sono realmente, ed è straordinario il modo sfacciatamente sincero di disegnare la realtà, come se Truffaut, con questo film vuole far riflettere lo spettatore, semplicemente raccontando la storia di un ragazzino.

I 400 colpi è uno dei più bei film sull'infanzia mai girati, non mi sorprende che sia un capolavoro, e devo dire tra i più bei film che ho visto in vita mia.

Da qui in poi si parla di rottura verso una società nuova, daltronde la nouvelle vague anticipò di gran lunga il '68, eppure  ancora oggi è un film attuale, che riesce persino a commuovere.

Il personaggio della madre è quello che critico maggiormente, una donna incapace di parlare con il figlio, e per una monelleria, che si poteva benissimo perdonare, lo spedisce in riformatorio.

Ma Antoine è solo un bambino, e ci ritroviamo a scappare con lui verso quella spiaggia, il cui mare rappresenta l'unico ostacolo alla sua fuga, verso una libertà illusoria ma agognata.

Un film sincero, unico...se non l'avete visto vi consiglio di farlo, ne rimarrete conquistati.

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