Regia di François Truffaut vedi scheda film
Un film del 1959 (come me) a suggello delle mie prime quattrocento opinioni. Quale più adatto per l'occasione?
Omaggio, inoltre, ad un ragazzo che non ha mai visto il mare e che ne subisce profondamente l'immaginario, fino a programmare un furto finalizzato a finanziare una gita proprio per vedere uno degli elementi naturali che più appassionano anche me, il mare.
Innamorato dei libri e del cinema, insofferente a casa e scuola, dove vive con la mamma irrequieta ed il flemmatico patrigno. Finirà in riformatorio fino alla (spoiler!) fuga rivelatrice.
Un viaggio nell'adolescenza neanche troppo celatamente autobiografico, con protagonista un giovanissimo esordiente Jean Pier Leaud che padroneggia la ribalta con impressionante piglio e personalità avvolto in una Parigi che accoglie, spiata di notte o dall’alto e con la Torre Eiffel che incombe ad ogni spiraglio. Parigi e le sue vie, testimoni dei sogni ribelli di Antoine.
C’è il colloquio finale con un psicologa che non appare mai.
C’è l’outing di Antoine a suo ed a nostro beneficio ed apprendiamo solo ora, con una splendida mimica d’accompagno, cosa anima, cosa desidera dal profondo questo ragazzino già adulto. Questo futuro regista assetato di vita.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta