Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Zavattini ricoperto di zucchero filato. Questa commediola non molto fantasiosa, ma piena di buone intenzioni, è stata scritta da cinque differenti menti: dal regista, da Sandro Continenza, da Fede Arnaud e dalla coppia Scola-Maccari; eppure il risultato pare quello di uno Zavattini in vena di particolare buonismo. Tutto il significato del film si racchiude nella scena finale in cui gli ex alunni della maestra tornano in classe a trovarla, per difendere la scuola; e tutti i limiti dell'operazione si vedono proprio in questo contesto: il gruppetto è allestito in maniera banalmente eterogenea in modo da rispecchiare il complesso sociale: un prete, un carabiniere, un direttore di banca e perfino un poco di buono ('Si dice che chi sia ultimo a scuola sia primo nella vita, ma io testimonio che non è vero, poichè sono ultimo anche nella vita', dice Andrea Checchi), ma a ben guardare sono tutte figure stereotipate e, in un certo senso, complementari (senza doppioni, fra l'altro). Il gusto della storia è quindi quello della favola con annessa morale, del neorealismo già invaso dall'ondata 'rosa', popolare, popolana e sentimentale (c'è spazio infatti anche per la coppietta: Lualdi-Interlenghi, proprio come nella vita reale); la vena comica - e non mancano per questo filone gli intepreti: i fratelli Carotenuto, Billi e Riva, Carlo Campanini - è soffocata da questo impeto di indulgenza, di umanità il cui scopo finale è un bel 'volemose bene' collettivo (anche il 'cattivo' non viene punito, ma solo redarguito e si converte alla bontà). Mattoli sa il suo mestiere e la storia fila via scorrevole - gli spunti sono tanti, come si diceva - ed anche divertente, grazie d'altronde ad un cast davvero nutrito che, oltre ai nomi già citati, vede presenti Carlo Ninchi, Nando Bruno, Mario Castellani, Vittorio De Sica, Aldo Giuffrè, Diana Dei, Valeria Moriconi e soprattutto Emma Gramatica (che interpreta l'anziana maestra), a cui il film è dedicato in forma sottintesa. 5,5/10.
Un imprenditore edile, per un suo progetto, vuole demolire la scuola elementare; in difesa dell'anziana maestra, la signorina Giannelli, intervengono in massa i suoi ex allievi, ormai uomini maturi.
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