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Il diavolo e l'acquasanta

Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Il diavolo e l'acquasanta

di Marco Poggi
4 stelle

Tomas Milian rispolvera il personaggio del Monnezza facendolo diventare un ex-calciatore che si è dato alle truffe, perché un rivale gli ha spezzato il perone durante un incontro. Il sacerdote Piero Mazzarella prova ad aiutarlo a cambiare vita, chiedendogli di allenare la squadra di serie C di cui è tifoso.

Tomas Milian rispolvera il personaggio del Monnezza facendolo diventare un ex-calciatore romanista che si è dato alle truffe, assieme a una bella biondina che si porta sempre appresso, perché un rivale, guardacaso della Juventus, gli ha spezzato il perone durante un incontro. Il sacerdote Piero Mazzarella prova ad aiutarlo a cambiare vita, chiedendogli di allenare la squadra di serie C di cui è tifoso. Fra truffe e allenamenti si consuma il solito copione alla Milian/Corbucci, dove Piero Mazzarella prova a mescolare come può il Don Camillo calcistico di Fernandel (che si vede nel primo film di Julien Duvivier) col parroco impernsato da Daniele Vergas  tifoso del sordiano "Brogorosso Football Club". Commedia .apparentemente calcistica, con trovate e parolacce in stile Er Monnezza, che però non ha  mai avuto la fortuna di un  "L'ALLENATORE DEL PALLONE", o del "IL PRESIDENTE DEL BORGOROSSO FOOTBAL CLUB". Secondo me, la coppia Mazzerella/Milian funziona poco, anche se vi compaiono i soliti fedelissimi dei film di Bruno Corbucci, come Leo Gavero (il vescovo), Aldo Ralli (l'allenatore) Giacomo Rizzo (il sindaco) e Margherita Fumero, nel ruolo della perpetua del parroco (ancora un ruolo da brutta innamorata, che noia!!!), La bionda Savina Gersak è una vera bellezza, specie quando esce dal bagno del parroco, dopo aver fatto il bagno, carucci i ruoli del sagrestano Giacomo Rizzo e di Annabela Schiavole in quelli della moglie del sindaco. Tirando le somme, il film si fa veramente interessante sopratttutto alla fine, con la partita che decide il campionato, ma ripeto, è un un'occasione persa, a causa dell'imcompatibilità dei due protagonisti.

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