Regia di Orazio Costa vedi scheda film
Konstantin, giovane drammaturgo in erba, ha grandi ambizioni, ma i riscontri concreti sono scarsi; soprattutto sua madre, che ha un passato da attrice, tenta in ogni modo di tarpargli le ali. Anche l’amore impossibile per Nina contribuisce a demoralizzare Konstantin.
Diligente trasposizione per il piccolo schermo del classico di Anton Cechov, nella traduzione di Angelo Maria Ripellino, questa versione de Il gabbiano è degna di nota quantomeno per essere la prima opera firmata per la televisione (in totale ne licenzierà tre, nel corso della sua lunga carriera) dal grande regista teatrale Orazio Costa. Che la provenienza del testo, del regista e dell’intero cast siano per l’appunto teatrale, pare evidente sin dal primo sguardo: questo film fa poco per distaccarsi dalle semplici riprese di una rappresentazione sul palco, in primis considerando il ritmo, la recitazione impostata e la predominanza dei dialoghi sull’azione; quel poco va comunque ritrovato qua e là nel montaggio (per il quale nessuno viene accreditato né sui titoli di testa, né su quelli di coda) e nelle luci di Vincenzo Seratrice. Gli interpreti: Gabriele Lavia, Gianrico Tedeschi, Ilaria Occhini, Renato Lupi, Anna Proclemer, Giancarlo Sbragia, Gabriella Giacobbe, Mario Feliciani e Nicoletta Languasco rivestono i ruoli principali. Curiosità: il regista viene accreditato con il doppio cognome Orazio Costa Giovangigli. 4,5/10.
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