Una commedia sui loop temporali? Un thriller ripetitivo? Un nuovo modo di interpretare “Il giorno della Marmotta”? Russian Doll, serie ideata da Natasha Lyonne, Amy Poehler e Leslye Headland, è questo ma anche il contrario di tutto ciò. Una commedia drammatica grottesca e surreale, dalle sfumature dark e con una protagonista che rivive la sua morte all’infinito e in modi sempre più surreali.
Russian Doll - Di cosa parla
È il giorno del tuo compleanno e ti ritrovi a una festa a casa della tua migliore amica. Sei nel suo bagno a rinfrescarti, bussano alla porta. Amici e conoscenti in ogni angolo, un senso crescente di ansia ti pervade e ne conosci anche il motivo: qualunque cosa farai in questo giorno, morirai… e tutto ricomincerà da capo.
L’incipit di Russian Doll è spiazzante, anche se per alcuni potrebbe, forse, sembrare banale. Il primo richiamo è senz’altro a Ricomincio da capo (Groundhog Day, 1993) con Bill Murray alle prese con l’infinito ripetersi del Giorno della Marmotta e tutte le complicazioni che ne possono derivare. Le similitudini, però, finiscono qui e sono quasi tutte legate al primo episodio, quello con i maggiori elementi comedy, che introduce Nadia (Natasha Lyonne) e il suo infinito loop temporale accompagnato nel suo “riavvio” dal sottofondo di Gotta Get Up, di Harry Nilsson.
Il confronto con opere simili è scontato, ma Russian Doll rielabora il noto incipit narrativo, mostrando una struttura originale ben definita. La prima differenza sostanziale con Ricomincio da capo è il modo in cui viene scatenato il riavvio del loop, ossia la morte. Per certi versi infatti Russian Doll ha analogie con film più recenti come Edge of Tomorrow - Senza domani (2014), Auguri per la tua morte (2017) e Prima di domani (2017), in ognuno dei quali il protagonista rivive la propria morte più e più volte. A differenza di questi ultimi, però, Russian Doll è narrato (inizialmente) con toni da commedia e il risultato è una sorta di mix omogeneo di tutte le opere precedenti.
I primi episodi, utili a introdurre la protagonista e lo spettatore nel loop, sono quelli più leggeri. Alcuni plot twist vanno a modificare gradualmente il tono che assume dapprima note grottesche, con un piccolo accenno all’horror, per poi mostrare il lato drammatico.
In particolare il primo colpo di scena, che introduce il personaggio comprimario di Alan (interpretato da Charlie Barnett), inizia a tracciare il segno tra Russian Doll e altre opere simili.
Vengono inoltre analizzati alcuni aspetti sci-fi della vicenda in maniera comprensibile e semplice, ma non semplicistica e soprattutto senza buchi di scrittura.
La breve durata degli episodi ne fa un prodotto da guardare facilmente in binge watching che, nonostante le apparenze (e il loop), risulta tutt’altro che ripetitivo. L’espediente della morte che resetta la giornata fornisce casualità alla narrazione e permette di inscenare gag surreali (tutte le morti sulle scale in primis, ma anche altre trovate esilaranti).
Potrebbe spiazzare inizialmente la natura sovvertita degli stereotipi del machismo, con personaggi femminili forti e personaggi maschili che appaiono quasi come caricature, più funzionali alla trama e alla protagonista che a loro stessi. Tutto ciò è presumibilmente spiegato dal fatto che Russian Doll è scritta, diretta e interpretata per la maggior parte da donne, ma questo non ne fa una serie femminista. Il genere infatti viene quasi messo in secondo piano: la protagonista, ad esempio, nasconde la propria fragilità dietro atteggiamenti da “macho” che ben rendono l’idea di una trentaseienne single a New York, cinica e disillusa, con un passato difficile e soprattutto intrappolata in una situazione al limite della comprensione umana. La crescita personale della protagonista coincide con lo sviluppo della sottotrama che pian piano diventa a tutti gli effetti la trama principale.
Se da una parte infatti è bene analizzare Russian Doll come qualunque altra serie, è anche giusto sottolineare come si tratti quasi di un “One Woman Show”, con Natasha Lyonne che fornisce una magnetica prova attoriale, quadrata e mai sopra le righe e soprattutto, ripetitiva (per la storia) ma mai realmente ripetitiva (al punto da annoiare).
Il cast
Natasha Lyonne è l'attrice statunitense che interpreta la protagonista Nadia. Lyonne ha iniziato a recitare già in tenera età prendendo parte a molti film, seppur con ruoli minori e il primo ruolo da protagonista è arrivato con L'altra faccia di Beverly Hills (1998). Ha raggiunto la notorietà con il ruolo di… Vedi tutto
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Natasha Lyonne
Nadia
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Charlie Barnett
Alan
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Sharlto Copley
Chez
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Leslye Headland
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Yul Vazquez
John
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Greta Lee
Maxine
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Amy Poehler
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Elizabeth Ashley
Ruth Brenner
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Rebecca Henderson
Lizzy
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Jeremy Bobb
Mike
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Guida agli episodi
In streaming
Disponibile in streaming su Netflix.
Recensioni
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Se l'inizio può intrippare, il proseguo no. Nonostante la brevità degli episodi (25 minuti) già al terzo stanca: questa donna che muore continuamente risvegliandosi nel bagno durante la sua festa di compleanno, in un loop continuo e ripetitivo, non regge nonostante la bravura dell'attrice Natasha Lyonne. Anche lei, però, alla lunga risulta insopportabile: eccessiva,… leggi tutto
Produzione e ricezione
Ideata da Natasha Lyonne, Amy Poehler e Leslye Headland, Russian Doll è stata annunciata da Netflix il 20 settembre 2017 mentre il 14 dicembre 2018 ne è stata comunicata la distribuzione a partire dal 1° febbraio 2019.
Headland e Lyonne figurano anche come sceneggiatrici e registe, in particolare la Lyonne è alla prima esperienza dietro la macchina da presa (nell'ultimo episodio della prima stagione).
Russian Doll è stata acclamata dalla critica: sull'aggregatore di recensione Rotten Tomatoes l'indice di gradimento è del 98% con un voto medio di 8./10, basato su 58 recensioni.
Anche il pubblico ha dimostrato di apprezzare la serie, come dimostra il punteggio ottenuto su IMDB di 8.1/10 basato su 14.968 voti.
Le stagioni
Stagione 1
La prima stagione, composta di 8 episodi da circa 25 minuti ciascuno, è stata interamente pubblicata su Netflix, in tutti i paesi dov'è disponibile, l'1 febbraio 2019.
Stagione 2
La seconda stagione, composta di 7 episodi da circa 25 minuti ciascuno, è stata interamente pubblicata in streaming su Netflix il 20 aprile 2022.
Commenti (3) vedi tutti
Un po' cervellotica, ma ritmata e intrigante. La seconda stagione abbastanza superflua.
commento di Fanny SallyMolto bella. Anche perché breve e poco impegnativa.
commento di shitenChe bella serie. Ogni tanto Netflix regala delle gemme.
commento di silviodifede