Regia di Frank Beauvais vedi scheda film
SICILIA QUEER FILM FEST
Il regista Frank Beauvais, i racconta di un proprio momento di difficoltà, materiale come psicologico ed effettivo, in cui le difficoltà gli regalarono tuttavia una quantità di tempo libero che l'uomo, cinefilo appassionato, poté affrontare nella visione di un numero spropositato (ma in effetti, considerata anche la mia personale voracità cinefila, ed la circostanza di non avere - io a differenza sua, tutto quel tempo a disposizione, anzi tutto il contrario - tutt'altro che impossibili) di film, attraverso frammenti dei quali egli è stato in grado di raccontare la sua storia di solitario uomo in crisi dimenticato dal mondo, autorecluso in una casetta di campagna nell'Alsazia più lontana da ogni forma di civiltà.
L'esperimento - pura, fantastica cinefilia e capacità di sintesi narrativa degna di un incastro da puzzle di livello estremo - è originale ed affascinante, e permette di rendere tutto sommato rintracciabile una storia di abbandono della persona amata, di crisi interiore e tentativo di rimotivarsi, che altrimenti sarebbe stata relegata al solo apporto di un io narrante, magari anche efficace, ma certamente non così stimolante rispetto all'apporto che tutti gli spezzoni di molti tra i film visionati, sono in grado di provocare.
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