Un maturo scrittore inglese tanto inglese da sembrare finto (e forse ormai è davvero finto, anche se qualche raro esemplare potrebbe ancora esistere) e un giovane attore americano tanto naïf da sconfinare nell'ingenuità. Uno vive nei dintorni di Londra, l'altro sulla costa di Long Island. Uno è colto, raffinato, così fuori dal mondo da rifiutare persino il televisore. L'altro scambia Rimbaud per Rambo e sogna di emanciparsi dai filmetti per adolescenti. Un incontro praticamente impossibile, che solo la forza di un amore fantastico riesce a materializzare.
Note
Il film, prima regia (e sceneggiatura) dell'inglese Richard Kwietniowski, tratto dal romanzo di Gilbert Adair, ha misura, eleganza e umorismo. Costantemente in scena, il grande John Hurt riesce a rendere credibile questa passione che attraversa l'oceano, e rivaleggia con le più famose eroine romantiche, senza mai strafare. Arguto e talvolta emozionato.
Un film onesto ma discontinuo, curioso nel mettere a confronto due culture e due modi di essere agli antipodi, con però una sensazione finale di incompiuto. Nobilitato comunque da un John Hurt sublime. Decisamente più riuscita la prima parte. Accostato a "Morte a Venezia" facendo un torto sia a Visconti sia a Thomas Mann.
L'ossessione amorosa di un maturo scrittore inglese per un attore americano belloccio. Un film che tratta con leggerezza un tema serio, con una venatura ironica, ma che non rinuncia alla profondità. Jason Priestley è bello e John Hurt essenziale.
Uno scrittore londinese anziano, aridamente solitario e passatista (Hurt), incapace di distinguere un forno a microonde da un videoregistratore, si infatua di una star del cinema hollywoodiano di serie B, visto casualmente al cinema. Decide così di recarsi a Long Island, dove vive il suo beniamino, nella speranza di poterlo sedurre. Il ragazzo vive con la fidanzata ed entrambi - credendo… leggi tutto
Pochi giorni dopo aver compiuto settantasette anni, si è spento John Hurt, attore britannico che i cinefili hanno imparato a conoscere e apprezzare nel corso di una carriera lunghissima, iniziata a metà…
"Mi piacerebbe tanto rivederlo, ma non esiste più in commercio..."
"Ce l'avevo registrato, ma sarebbe bello se lo pubblicassero finalmente in dvd..."
"L'ho visto una volta in televisione quando ero piccolo e…
Mi sarei aspettata di trovare una taglist su questo tema, ma vedo che non è così. E allora, visto che casualmente nei giorni scorsi ho visto alcuni film che calzano a pennello, ho pensato di creare una…
Un film davvero eccellente, che sa prendere i suoi personaggi per il verso giusto, alzandoli a simboli ma calandoli nello stesso momento nella realtà della storia in maniera perfetta. La scelta dei due attori è davvero fondamentale, ognuno di loro svolge una funzione naturale nella storia, dovuta proprio alle loro caratteristiche e nel caso di Priestley, forse anche…
VOTO : 6/7. Una piccola piacevole sorpresa questo esordio cinematografico che mette in scena due personaggi tanto distanti l'uno dall'altro, quasi come sono distanti geograficamente parlando. Il primo è uno scrittore, fuori dal mondo moderno, tanto da non sapere nulla di quello che l'innovazione tecnologica ha portato. Il secondo è il classico belloccio, senza tanto cervello, che…
Come tutti i personaggi che possiedono fascino, carisma e un innegabile sessapiglio, anche il Genius, me medesimo e chi altri se no, è spesso ferocemente bersagliato da disturbatori della "quiete". L'offesa non…
Uno scrittore londinese anziano, aridamente solitario e passatista (Hurt), incapace di distinguere un forno a microonde da un videoregistratore, si infatua di una star del cinema hollywoodiano di serie B, visto casualmente al cinema. Decide così di recarsi a Long Island, dove vive il suo beniamino, nella speranza di poterlo sedurre. Il ragazzo vive con la fidanzata ed entrambi - credendo…
È vero, molto simile a Morte a Venezia ma il film è bello per questo, tanti richiami del passato e della letteratura (le stesse citazioni di Rimbaud e Verlain fatte nel film)... profondo, profondo, profondo. È l'amore sincero che supera la visione negativa di Mann.
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Commenti (5) vedi tutti
Un film onesto ma discontinuo, curioso nel mettere a confronto due culture e due modi di essere agli antipodi, con però una sensazione finale di incompiuto. Nobilitato comunque da un John Hurt sublime. Decisamente più riuscita la prima parte. Accostato a "Morte a Venezia" facendo un torto sia a Visconti sia a Thomas Mann.
commento di degoffroSi respira aria di morte a venezia in questo film. Hurt e' bravissimo in questo film divertito e disperato
commento di Event74Storia alquanto "strana" che Kwietniowski ha diretto con mano saggia e molto spirito. Film delicato ma che non convince pienamente: voto 6.5
commento di sonicyouthL'ossessione amorosa di un maturo scrittore inglese per un attore americano belloccio. Un film che tratta con leggerezza un tema serio, con una venatura ironica, ma che non rinuncia alla profondità. Jason Priestley è bello e John Hurt essenziale.
commento di screamé veramente molto bello.
commento di bodo