Regia di Jennifer Alleyn, Manon Briand, Marie-Julie Dallaire, Arto Paragamian, André Turpin, Denis Villeneuve vedi scheda film
Un film a episodi, legati insieme dalla giornata di un tassista di Montreal di orgine greca, Cosmos, che dà il titolo al film e all'ultimo episodio, "Cosmos e l'agricoltura", il migliore dell'intera operazione.
Girato in un bianco e nero che ricorda il folgorante esordio di Kevin Smith, "Clerks" del 1994, un filmetto di sei esordienti canadesi francofoni che non hanno molto da dire, ma lo dicono bene. L'unico episodio che vale qualcosa è chiaramente l'ultimo, diretto da Arto Paramian e interpretato dall'oriundo greco Igor Ovadis e dal nero Marc Jeanty, rispettivamente nella parte di un tassista cui due ladri rubano l'auto e di un collega sentenzioso e logorroico secondo il quale tutti i mali del mondo hanno avuto origine dall'agricoltura. Un film senza molte pretese che può piacere agli amanti del cinema indipendente e che può far scrivere qualche nome sul taccuino (in particolare quello di Paramian).
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