Regia di William Nicholson vedi scheda film
Grace ed Edward sono sposati da quasi trent'anni. Quest'ultimo richiama a casa il figlio Jamie che vive a Londra e la mattina del suo arrivo gli comunica che il matrimonio è finito e che da un anno frequenta la madre di un suo allievo. Egli è perentorio e non (si) concede ulteriori perdite di tempo: non vuole più sentire né vedere la moglie e si trasferirà di lì a poco.
Per Grace comincia l'elaborazione del trauma che parte con la negazione,continua con la rabbia e l'autocommiserazione. Questo sotto gli occhi del figlio che oltre a ritrovarsi tra i due fuochi,vede frantumarsi il quadro familiare e crescere l'incertezza sul suo futuro quanto a relazioni interpersonali.
Significativo il "rimpiazzo" del marito con il cane omonimo messo in atto dalla protagonista,in generale metodo sempre più facile e comune al giorno d'oggi per liquidare velocemente i problemi di incomprensione e convivenza che si hanno con gli altri asserendo che "gli animali sono meglio delle persone".
Seaford,con le sue bianche scogliere -un chiaro riferimento alla rottura dei rapporti- è anche luogo di ricordi e soprattutto dove matura quella resilienza che permetterà a Grace di ripensare e realizzare il progetto dell'antologia di poesie su cui lavora da tanto tempo.
Il racconto è misurato ma comunque incisivo, le interpretazioni sono più che buone.
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