La recensione su Una vita esagerata

di supadany

4 stelle

VOTO : 5,5.

Da un trio di giovani (all’epoca) ruspanti come Danny Boyle-Ewan McGregor e Cameron Diaz era lecito aspettarsi decisamente di meglio.

Diciamo che qui di esagerato (in senso negativo) c’è solo uno script troppo caotico e sconclusionato che non riesce a mescolare toni diversi, inserendo pure presenze ultraterrene (angeli in versione cupido) senza riuscire a creare un clima convincente.

Robert (Ewan Mcgregor) viene licenziato e finisce, quasi per caso, per rapire la figlia (Cameron Diaz) del suo ex datore di lavoro (Ian Holm).

La ragazza si dimostrerà più spregiudicata di lui (fin troppo bambinesco) e cercheranno di farsi dare un riscatto combinando nel frattempo qualche disastro di troppo.

Alle loro costole una coppia di angeli con la missione di farli innamorare ed ovviamente il padre di lei che intende far fuori il ragazzo.

Leggi il cast e ti sfreghi le mani, guardi il film ed è difficile non rimanere deluso.

Se Boyle adotta una regia moderna che ben si presterebbe al soggetto (soprattutto all’inizio è fulminante, poi rimane schiacciato pure lui) è altresì lampante che la sceneggiatura non funziona proprio.

Troppe situazioni sono campate per aria, c’è troppa confusione (anche su cose semplici come luoghi e situazioni normali), qualche momento è anche divertente (ma con moderazione), altri richiamano un cinema più pulp (di moda), ma senza riuscire a graffiare concretamente.

Insomma un’occasione sprecata bella e buona per un film che si trascina senza svolte degne di nota, ed un bel po’ di superficialità, fino al finale che ci si aspetta.

Peccato.