Regia di Bigas Luna vedi scheda film
Uei. Difficile giustificare un film del genere: sesso, sesso e ancora sesso con una presunzione di empatia con la figura femminile che è in realtà una semplice scusa per orientare a trecentosessanta gradi le perversioni sessuali attorno a lei: non si tratta certo di un film femminista, piuttosto al contrario la femmina è l'oggetto - più o meno consenziente, almeno all'inizio delle sue disavventure - delle fantasie del maschio. La trama è quasi ridotta all'osso: ciò che conta è mostrare le grazie della Neri, che a dirla tutta è pure discretamente gnocca. Ma questo non basta a fare un film accettabile. Anzi, spesso e volentieri le mirabolanti imprese a letto (o dove capita) della protagonista finiscono per divenire una vacua e noiosa lista di incontri e scontri carnali.
Lulù conosce il sesso giovanissima; è ancora adolescente quando comincia a frequentare un uomo maturo e piuttosto pervertito. Crescendo non si risparmia nulla: sesso a tre, sodomia, sadomasochismo, fino alle orge con omosessuali.
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