Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Il maresciallo Giraldi diventa padre, ma prima del parto della moglie Angela (qui, per la prima volta, interpretata da Olimpia di Nardo), deve andare a Milano per salvare il ladro d'appartamenti Venticello (Bombolo), messo in carcere per un delitto che non ha commesso.
Il maresciallo Nico Giraldi diiventa padre di un bambino di nome Rocky, ma prima del parto della moglie Angela (qui, per la prima volta, interpretata da Olimpia di Nardo, che rimpiazza egregiamente Roberta Manfredi vista in "ASSASSINIO SUL TEVERE"), deve andare a Milano per salvare il ladro d'appartamenti Venticello, messo in carcere per un delitto che non ha commesso. Sorpresa, sorpresa: il jazzista Lino Patruno di "Portobello" qui fa l'infermiere e, quindi, divide con Bombolo gli schiaffi e le parolcce di Tomas Milian. Questo è anche il film dove Venticello incontra il terribile Bartolo detto "il monzese", una vera "checca isterica" dell'alta Italia che se lo vuole "fare" e sposare con tutti i carismii. Volgarità a volontà, con Bombolo pratagonista assoluto della pellicola e con il serio Leo Gavero che fa il commissario di polizia di Milano in rotta con Giraldi per via delle parolacce made in Ferruccio Amendola. Spassoso l'inseguimento di Giraldi coi pattini a rotrelle per mezza Milano,simpatica la scena pre-finale in roulotte, indimenticabile la nonna di Angela impersonata da una rintronata, ma sempre brava Nerina Montagnani (commuove quando vuole che il figlio di Nico e Angelo, oltre che Rocky, si chiami,,come il papa allora in carica, il Santo Giovanni Paolo II°). Micro-paricina per Massimo Vanni, sempre nel ruolo dell'agente Gargiulo, che fa da scorta al commissario Trentini del baffuto Marcello Martana (qui eccezionalmente doppiato da Gigi Reder, il ragionier Filini dei film di Fantozzi). Ultimo film della serie prodotto da Gaetano Juso, che passerà la palla ai Cecchi Gori nel film successivo.
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