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L'ultima donna

Regia di Marco Ferreri vedi scheda film

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La recensione su L'ultima donna

di Furetto60
7 stelle

"Provocatorio" film di Ferreri.

Giovanni, nella persona di Gerard Depardieu, è un ingegnere di Creteil, città satellite di Parigi, momentaneamente a spasso perchè la fabbrica in cui lavora non riceve commesse.Abbandonato dalla moglie, conosce all'asilo-nido frequentato dal figlio piccolo Pierino, la maestrina Valeria, che ha appena lasciato Michele, il suo ex ragazzo.Tra i due protagonisti coinvolti e travolti da una forte passione,nasce dunque un legame,che culminerà nella decisione di andare a  convivere,nella casa di lui.Valeria, alias Ornella Muti,si prende cura premurosamente di Pierino e  la relazione sembra all'inizio funzionare,in virtù soprattutto di un'intensa attrazione,poi però comincia a scricchiolare, facendo affiorare, sentimenti d'incertezza,di volubilità, fino a trascendere, in litigi, ripicche e brutti dispetti.La faccenda si complica ulteriormente, quando ricompare l'ex moglie e una nuova fiamma di Giovanni,il quale travolto da eventi che non riesce più  a gestire,incapace di prendere posizione al'interno dell'intreccio sentimentale,ma soprattutto a causa di un senso d'inferiorità,rispetto alla donna,in un momento di confusione e rabbia,si taglia il pene.

Nel 1976 quando questo film è uscito ha scatenato reazioni opposte.Molti si lamentarono per l'uso indiscriminato di nudi, soprattutto maschili, che erano stati un tabù fino a quel momento.Altri stigmatizzarono il film,in particolare l'ultima scena,considerata inutilmente traumatica.

I fan del regista invece, colsero nel film un racconto puntuale e provocatorio, della dissoluzione della coppia.Nemmeno al suo interno è rintracciabile una briciola di felicità, l'amore è  dunque solo un'illusione passeggera, che naufraga nell'incomprensione, Ferreri riporta con occhio critico,senza indulgenze, il fallimento della storia,che è più in generale,la crisi tra l'uomo e la donna,che rappresentano due universi inconciliabili, separati da una distanza incolmabile,dentro cui però la donna è più forte,ha un maggiore istinto di conservazione,più maturità e autonomia e non retrocede, rispetto allo sgretolamento del rapporto, l'uomo non può che constatare la sua inettitudine e la sua solitudine. La scena finale, non è altro che un simbolico atto estremo,di ammissione incondizionata di sconfitta, dell'incapacità dell'uomo di riempire il vuoto della propria esistenza.  

Ottima la prestazione degli attori,in particolare di  Gerard Depardieu e Ornella Muti.

 

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