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L'ultima donna

Regia di Marco Ferreri vedi scheda film

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La recensione su L'ultima donna

di mm40
6 stelle

I problemi della coppia, sempre al centro del cinema di Ferreri, sono qui interpretati in chiave del più lucido femminismo - in quegli anni molto vivace del resto. Nulla di nuovo, poichè il regista-autore solitamente delinea figure maschili fragili o prepotenti, prevaricatori di facciata (e profondamente deboli, insicuri in realtà), che finiscono per avere la peggio nei suoi film. Qui il protagonista maschile suggerisce addirittura antipatia fin dall'inizio, dotato di un certo vittimismo e di scarsa attitudine alla comprensione dell'universo femminile; il finale con vendetta per sua stessa mano suona come un'ammissione di colpa o la realizzazione dei propri limiti (ma non accettazione). Probabilmente il lavoro in cui Ferreri è più duro con il maschio, in assoluto. Il grigiore metropolitano industriale è un'ottima cornice per questa tragicommedia di coppia.

Sulla trama

In una grigia metropoli industriale, un ingegnere disoccupato è solo con il proprio bambino. Ha una storia con una ragazza, ma sono continui alti e bassi, conosce un'altra donna e le cose non vanno poi così meglio. Le rivendicazioni femministe lo portano perciò ad una soluzione drastica: l'evirazione.

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Ultimi commenti

  1. UgoCatone
    di UgoCatone

    Fidandomi del regista e delle tue tre stelle me lo sono registrato senza aver letto la recensione che oltretutto è ben "centrata". Lo ho visto e già dal principio la presentazione di due improbabili ingegneri mi ha insospettito ma il prosieguo, tutto sedere e pisello di Depardieu, che interpreta un personaggio "troglodita", maschilista, asociale e becero non certo un esemplare di ingegnere con una Muti estremamente masochista. Il finale poi non collima col personaggio visto che si è tolto l'unica cosa di cui era fiero. Pertanto sono d'accordo con la recensione ma non sul voto. Ciao Miguel

    1. mm40
      di mm40

      Ciao Pino, tutto comprensibile. Nel senso che il mio voto include anche gli "argomenti" del film, per quanto esposti in maniera allegorica, metaforica, traslata, insomma un po' cervellotica; a te, lo so bene, le cose troppo fumose e arzigogolate (per il gusto di arzigogolare) non piacciono: presumibilmente la nostra distanza nel complesso del giudizio risiede qui. Credo, eh! Un saluto, a presto.

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