Il contabile di un'industria viene assassinato e dell'omicidio viene accusato Donald Heath che, per la deposizione di un collega del contabile, viene condannato a trent'anni di galera. Tempo dopo il supertestimone ha messo in piedi un'industria che va a gonfie vele, ma un giorno sua moglie riceve una lettera anonima in cui il marito viene accusato del vecchio delitto.
Note
Film giallo vecchia maniera con un soggetto inconsueto e una buona sceneggiatura. Fu l'ultima interpretazione di Gary Cooper.
Nell’aprile 1961 il mio carissimo Gary ricevette un Oscar alla carriera poche settimane prima di lasciarci “per le sue numerose memorabili interpretazioni…”. Ebbene, fu memorabile anche in questo suo ultimo film (in un ruolo per lui inconsueto) che non fece in tempo a vedere. Si sarebbe piaciuto, ne sono certo.
Ottimo noir, seppur datato ha una trama semplice e lineare ma ben gestita e articolata, con buona interpretazione e dialoghi appropriati e intelligenti e una notevole capacità del regista di far apparire colpevole il protagonista, con sorpresa finale.
Dopo un contrastato processo che ha assolto il marito dall'accusa di furto e omicidio, una moglie inizia a sospettare della giustezza della sentenza, e sprofonda a poco a poco nell'angoscia.
Jason Roote (Martin Boddey),contabile in un'azienda di trasporti,viene brutalmente assassinato nel suo ufficio,dove si era attardato fino a sera a lavorare.Gli unici altri due impiegati presenti nell'edificio al momento del delitto erano George Radcliffe (Gary Cooper) e Donald Heathe (Ray Mac Anally).Sparisce anche un sacco postale contenente 60.000 sterline,che Radcliffe afferma in… leggi tutto
Giallo-thriller di stampo hitchcokiano ma molto minore dal grande maestro seppur Gary Cooper e la Kerr mantengano la suspence giusta fino al prevedibile....ma non tanto....finale.Buona la colonna sonora e tutto sommato mi sento di consigliarlo anche se non va oltre la sufficenza. leggi tutto
L'immagine di copertina questa settimana è dedicata ad un film di GIANNI e PINOTTO. Il film è del 1953 e anche loro facevano ridere noi undicenni, seppur meno di Stanlio e Ollio o di Jerry…
Le dieci "prime visioni" che porto alla vostra attenzione sono elencate in ordine di mia preferenza. Tutte dalla stessa fonte: You Tube. La gran parte…
Dopo un avvio un po' incerto – il regista non è a suo agio coi processi – il film prende quota, fino ad un finale che non delude affatto. Il modello Hitchcock è evidente, ma pure la pellicola non ne è una scopiazzatura.
Buona parte del merito va a quel grande attore che fu Gary Cooper, sull'interpretazione del quale si gioca il sapore e l'effetto del film.…
"Now you know who killed Jason Roote. Please don't reveal the secret to anyone." Così si chiude il film, con la voce di un narratore che prega lo spettatore di mantenere il segreto. Il problema di "The Naked Edge" è che lui sa che lei sospetta di lui, nel senso che ne parlano liberamente e apertamente, in una serie di inutili e goffi momenti. Questo ne impoverisce le ambizioni, con…
Giallo-thriller di stampo hitchcokiano ma molto minore dal grande maestro seppur Gary Cooper e la Kerr mantengano la suspence giusta fino al prevedibile....ma non tanto....finale.Buona la colonna sonora e tutto sommato mi sento di consigliarlo anche se non va oltre la sufficenza.
Jason Roote (Martin Boddey),contabile in un'azienda di trasporti,viene brutalmente assassinato nel suo ufficio,dove si era attardato fino a sera a lavorare.Gli unici altri due impiegati presenti nell'edificio al momento del delitto erano George Radcliffe (Gary Cooper) e Donald Heathe (Ray Mac Anally).Sparisce anche un sacco postale contenente 60.000 sterline,che Radcliffe afferma in…
Bivi diadici si biforcano davanti a me
come un sistema linfatico si dipanano soluzioni e percorsi,
si snodano i miei pensieri in mille possibili sviluppi.
E così mi avviluppo
intorno a me stesso e ad un’unica…
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Commenti (4) vedi tutti
Un giallo che raggiunge la sufficenza.
leggi la recensione completa di ezioNell’aprile 1961 il mio carissimo Gary ricevette un Oscar alla carriera poche settimane prima di lasciarci “per le sue numerose memorabili interpretazioni…”. Ebbene, fu memorabile anche in questo suo ultimo film (in un ruolo per lui inconsueto) che non fece in tempo a vedere. Si sarebbe piaciuto, ne sono certo.
commento di cherubinoOttimo noir, seppur datato ha una trama semplice e lineare ma ben gestita e articolata, con buona interpretazione e dialoghi appropriati e intelligenti e una notevole capacità del regista di far apparire colpevole il protagonista, con sorpresa finale.
commento di MaciknightDopo un contrastato processo che ha assolto il marito dall'accusa di furto e omicidio, una moglie inizia a sospettare della giustezza della sentenza, e sprofonda a poco a poco nell'angoscia.
leggi la recensione completa di Baliverna