Regia di Roman Polanski vedi scheda film
L'esordio di Polanski è già un film riuscito, completo e pienamente polanskiano.
Gli basta poco, come al solito: una coppia di alta borghesia prende in macchina un giovane autostoppista e il marito decide di portarlo con loro nella gita in barca.
E' già il mondo raffinatamente surreale di Polanski, che studia l'animalesca personalità umana in un viaggio col passare dei minuti sempre più irrazionale e perverso. I due uomini hanno caratteri decisi; come animali vogliono mostrare chi è il più forte, il più virile, di fronte alla femmina. Il marito assomiglia pericolsamente a Nicholas Cage ma recita meglio, è insopportabile e umilia di continuo l'altro dall'alto della propria esperienza; il ragazzo accetta sempre, con arroganza, le sfide poste dal marito. Gli episodi, banali all'apparenza, riescono ad accumulare una tensione sottile, irritante, sottocutanea, che affiora periodicamente in superficie. L'esplosione definitiva scopre i veri uomini che si nascondevano dietro i due che, come dice bene la moglie, stavano solo recitando delle parti.
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