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Il coltello nell'acqua

Regia di Roman Polanski vedi scheda film

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La recensione su Il coltello nell'acqua

di Baliverna
8 stelle

Questo film è essenzialmente uno studio di caratteri e di atteggiamenti umani, e poi delle complesse dinamiche che possono instaurarsi in un gruppo di persone confinate in uno spazio ristretto. La situazione concreta, poi, è tra le più fertili di tensioni, cioè due uomini e una donna. Il fatto che la coppia abbia già non pochi problemi per conto suo non fa che aumentare l'insorgenza di rivalità e contrasti.
I due uomini si pongono presto in competizione tra loro, per primeggiare agli occhi della donna. Il marito sembra farlo per mero desiderio di superiorità, perché il riguadagnare l'amore della moglie non sembra interessarlo. L'autostoppista invece, oltre che per la solita superbia umana, lo fa anche per conquistare la donna. Il regista analizza molto bene, aiutato dai dialoghi, la tremenda rivalità tra i due uomini, che non di rado finiscono per fare la figura di due ragazzini. Ciascuno di essi fa di tutto per umiliare l'altro, a volte prendendo per questo brutte cantonate. La donna per un bel po' rimane neutrale e indifferente...
Il ritratto di coppia e dei rapporti umani che Polanski fa in questo film è decisamente pessimista: tra gli uomini c'è rivalità, superbia, competizione, odio: tra uomo e donna, invece, incomunicabilità, freddezza, menzogna, assenza di amore. Il bianco e nero che tende al grigio e il paesaggio spoglio si intonano all'atmosfera umana che regna nel gruppo.
Nel film vi sono allusioni, che finiscono per essere chiari riferimenti, al clima sociale della Polonia di quegli anni. Il marito è con tutta probabilità un membro del partito (si parla di una riunione a cui deve andare), e si fanno riferimenti espliciti alla sua brillante carriera, la quale gli ha dato notevoli vantaggi economici che non ammette volentieri. Dall'altro lato c'è la povertà della Polonia, dove si trova poca benzina e molto costosa, che solo certi privilegiati possono permettersi. Dalla Polonia povera proviene anche lo studente, che però non ha nulla di umile e di semplice, perché a ben guardare è un uomo invidioso e ambizioso, che del pezzo grosso invidia non solo la moglie. Quanto a questa si allude ad un suo passato di prostituta d'alto borgo per pezzi grossi della politica.
E' abbastanza diverso dai successivi film di Polanski, anche perché non c'è la sua consueta atmosfera di complotto e di mistero che a me piace tanto. Comunque è un buon film e in fondo una testimonianza di un'epoca e di un paese, pur col suo essere confinato quasi tutto su di una barca a vela. Rilevo anche che è ben doppiato in italiano.

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