Regia di Lewis Allen vedi scheda film
Thriller teso con un Alan Ladd un po' inamidato ma efficace.
C'è stato un tempo in cui i film in cui era il giornalista a fare le indagini e non la polizia non erano la norma ma l'eccezione. Questo è, a mia memoria, uno dei primi esempi in tal senso. Il contrasto è trattato con garbo, la polizia non gradisce le ingerenze ma non reagisce con violenza, anzi tollera la presenza del giornalista ficcanaso e finisce per collaborare con lo stesso. Per il resto, la storia funziona e la tensione è viva fin dalle prime battute: un taccuino, trovato nella stanza di una donna assassinata, indica una lista di nomi destinati a segnare la strada che porta all'assassino della stessa, una strada che passa attraverso personaggi potenti e pericolosi. I recapiti in lista sono tanti, il giornalista li ispeziona quasi tutti ed inevitabilmente si crea un po' di confusione di nomi. Gradualmente si chiariscono le dinamiche dell'omicidio fino al prevedibile finale.
Buon prodotto d'annata, val la pena recuperarlo.
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