Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
Attori strepitosi (tutti quanti) in un esordio promettente (e infatti PTA avrebbe poi mantenuto ampiamente le promesse). Una delle tante rivisitazioni del noir operate da registi contemporanei (praticamente, dagli anni 80/90, il post-noir è diventato un genere a se stante a Hollywood). Il tema è il più classico: il senso di colpa, il passato che ritorna. Film teso, che lambisce il grottesco (come tutte le opere di PTA), che trascina enigmi e misteri fino ad una parte finale carica di dolore e pathos sommesso. Non un capolavoro, sia chiaro: la regia ogni tanto cede al formalismo e il copione ha qualche pecca. Ma alcuni aspetti salienti del cinema di PTA sono già schierati, pronti a palesarsi con la massima espressività nelle opere successive.
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