Regia di Paul Thomas Anderson vedi scheda film
E' una paranola cinica e cruda quella con cui esordisce, già con magnificaneza di mezzi ed un cast straordinario, Paul Thomas Anderson. Un film dove non si vede praticamente nulla di quello che è importante, ma che lascia immaginare, intuire, ascoltare quello che il passato (altro grande protagonista del successivo Magnolia) significa oggi. Sobrio ed elegante stilisticamente, Anderson già possiede tutti i numeri per predire un florido futuro. In una particina c'è pure Philip Seymour Hoffman.
Un uomo di mezza età (Sydney) offre un caffè ad un uomo solo e apparentemente disperato. Da quel momento il primo diventerà una sorta di tutore del secondo: gli darà soldi, gli farà conoscere la futura moglie e gil porgerà insegnamenti a sufficienza su come destreggiarsi nel mondo del gioco d'azzardo, attorno al quale Sydney gravita. Ma c'è una spiegazione concreta - e terribile - dietro tanta gentilezza e protezione.
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