A Reno, nel Nevada, tutto è sfugevole come i giocatori d'azzardo che vincono e perdono nel casino. Quando John, un tipo solitario, arriva nella città, ha un solo scopo: diventare invisibile. Ma, improvvisamente viene importunato da Sydney, un uomo anziano che caricatolo su un'autovettura lo deposita davanti a un casino.
Note
L'esordio di Anderson è un film decisamente minimalista, percorso dall'idea del gioco d'azzardo, tutto dal punto di vista di un signore anziano e misterioso. Il film parte e si chiude molto bene; peccato che nella parte centrale si perda, quasi per dovere di narrazione, in situazioni un po' fiacche. Ma mette al centro dello schermo Philip Baker Hall, ma ottimo interprete teatrale (grande Nixon in "Secret Honor" di Altman), che sa parlare con lo sguardo e suggerire in silenzio un passato.
Felice debutto nel lungometraggio del regista Paul Thomas Anderson, suo anche soggetto e sceneggiatura.
Funziona tutto alla perfezione comprese le musiche!
Lo sguardo silenzioso ma significativo di un uomo misterioso, apparentemente molto generoso, l’espressione un po’ ingenua e sempre perplessa e facilmente spaventabile di un giovanotto senza passato e con un futuro incerto, una dolce e attraente ragazza che sotto la scorza della falsa timidezza nasconde i tentativi di facile arrivismi.
Discreta prima regia di Anderson che esordisce con una pellicola decisamente intrigante e filmata alla grande ma forse troppo minimalista e delicata per coinvolgere veramente…
Sfortunata opera prima di Anderson, passata inosservata all'epoca ma ripresa in considerazione in seguito, dopo il successo (soprattutto di critica) di Boogie nights e Magnolia. Il protagonista è John (John C. Reilly), un uomo che ha perso tutti i suoi soldi e si trova al di fuori di una tavola calda nel deserto, quando viene avvicinato da Sydney (Philip Baker Hall), un anziano e veterano… leggi tutto
“There’s something I need to tell you. It’s something you need to know. It’s important. I need to tell you. I love you, John. I love you like you were my own son.”
Reno, Nevada: solitario e accovacciato all’esterno di un coffee shop, John (John C. Reilly) accetta l’invito per un caffè e una sigaretta da parte di un signore… leggi tutto
Un misterioso uomo in là con gli anni prende a cuore le sorti di un giovane spiantato senza più speranze nel futuro, e lo inizia ai segreti del gioco di azzardo nelle rutilanti sale dei casinò di Reno. Quale segreto nasconde? Quale rimorso antico muove le azioni dell'anziano Sydney (Baker Hall)? Mentre aspettiamo la risposta a queste domande, il film avanza con lentezza… leggi tutto
Un film con la F maiscola questo "Sydney", andamento lineare e piuttosto tranquillo fino al finale inatteso in cui riannoda i pochi fili della sua trama per mandarci un messaggio inequivocabile e, nonostante i mezzi forti utilizzati, profondamente morale.
Il vecchio Sydney, saggio e tranquillo ed apparentemente filantropo nel quasi adottare un giovane per bene ma un po' sbandato come Johnny (un…
Ci sono attori che fanno pochi film, scelgono con cura i loro ruoli e stanno attenti a non esporsi troppo: e poi c’è Samuel L. Jackson!
Samuel Leroy Jackson, conosciuto da tutti…
“There’s something I need to tell you. It’s something you need to know. It’s important. I need to tell you. I love you, John. I love you like you were my own son.”
Reno, Nevada: solitario e accovacciato all’esterno di un coffee shop, John (John C. Reilly) accetta l’invito per un caffè e una sigaretta da parte di un signore…
Film di serie B, film beatificati ad arte dalla critica, film riusciti male, film pretenziosi, o anche solo lavori pateticamente ignobili: il panorama dei film brutti è variegato, nonché, come…
Un misterioso uomo in là con gli anni prende a cuore le sorti di un giovane spiantato senza più speranze nel futuro, e lo inizia ai segreti del gioco di azzardo nelle rutilanti sale dei casinò di Reno. Quale segreto nasconde? Quale rimorso antico muove le azioni dell'anziano Sydney (Baker Hall)? Mentre aspettiamo la risposta a queste domande, il film avanza con lentezza…
Paul Thomas Anderson è un regista senza età e collocazione temporale. Cresciuto professionalmente sotto l'insegnamento di Robert Altman, ne ha ereditato l'abilità e la saggezza nel dirigere il…
Sydney, un anziano misterioso, incontra un uomo visibilmente in difficoltà (John) seduto per terra fuori da una tavola calda; si dimostra gentile, disponibile e stranamente interessato alla sua storia.
John, che ha perso tutti i suoi soldi a Las Vegas nel tentativo di raccimolare 6000$ per il funerale della madre, è visibilmente intimorito da questo strano…
Paul Thomas Anderson: making movies to make clips to make movies Il rapporto di Paul Thomas Anderson con i videoclip musicali è molto stretto, ed… segue
Sfortunata opera prima di Anderson, passata inosservata all'epoca ma ripresa in considerazione in seguito, dopo il successo (soprattutto di critica) di Boogie nights e Magnolia. Il protagonista è John (John C. Reilly), un uomo che ha perso tutti i suoi soldi e si trova al di fuori di una tavola calda nel deserto, quando viene avvicinato da Sydney (Philip Baker Hall), un anziano e veterano…
strano ed affascinante film,pur con grandi limiti di sceneggiatura.parte bene con un alone di mistero che avvolge il protagonista,(un bravissimo philip baker hall),cede clamorosamente nella fase centrale e recupera con un discreto finale.peccato! un'occasione mancata.john c.reilly scadente,samuel l. jackson monotono nel suo sempre uguale ghignare,carina e nulla più la paltrow.bella…
Altra play dedicata ad un'attrice che,all'inizio non la calcolavo molto,ma col tempo si sta' imponendo come molto in gamba e quindi visto che oggi e' il suo compleanno,immettero' una lista di suoi films,sempre in…
Sydney non è quella dell'Australia, ma è un anziano signore dedito al gioco d'azzzardo e a tempo perso alla filantropia: O almeno così sembra dalle prime vicende del film, con l' approccio tra i due protagonisti del film sceneggiato male e girato peggio (se si aggiunge un J.C. Reilly goffo è gigione, la torta è fatta...). Lo sviluppo non è entusiasmante, la Paltrow ci mette il visino…
Attori strepitosi (tutti quanti) in un esordio promettente (e infatti PTA avrebbe poi mantenuto ampiamente le promesse). Una delle tante rivisitazioni del noir operate da registi contemporanei (praticamente, dagli anni 80/90, il post-noir è diventato un genere a se stante a Hollywood). Il tema è il più classico: il senso di colpa, il passato che ritorna. Film teso, che…
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Commenti (6) vedi tutti
Che noia che barba
commento di sticazziFelice debutto nel lungometraggio del regista Paul Thomas Anderson, suo anche soggetto e sceneggiatura. Funziona tutto alla perfezione comprese le musiche!
commento di vjarkivAnonimo.
leggi la recensione completa di giansnow89Lo sguardo silenzioso ma significativo di un uomo misterioso, apparentemente molto generoso, l’espressione un po’ ingenua e sempre perplessa e facilmente spaventabile di un giovanotto senza passato e con un futuro incerto, una dolce e attraente ragazza che sotto la scorza della falsa timidezza nasconde i tentativi di facile arrivismi.
commento di michemarIl miglior Anderson (devo ancora vedere Boogie Nights…è chiaro che Magnolia non mi è piaciuto).
commento di Tex MurphyDiscreta prima regia di Anderson che esordisce con una pellicola decisamente intrigante e filmata alla grande ma forse troppo minimalista e delicata per coinvolgere veramente…
commento di ultrapaz