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1997: Fuga da New York

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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La recensione su 1997: Fuga da New York

di Immorale
10 stelle

" Jena Plissken ! Ma non eri morto ? "

Il presidente (di che ?) si ritrova, dopo un dirottamento aereo, imprigionato nel grande carcere a cielo aperto della città di New York; ha il faccione di Donald Pleasence, leggermente appesantito ma ugualmente trasudante viscidume (amplificato dal taglio dei febbrili occhi dell’attore, troppo piccoli e ravvicinati) dalle sue labbra sottili e dalla sua (ottima) recitazione nervosa, che sputa le battute in un sibilo velenoso. Fate un altro presidente.

 

Jena ! Si diceva che fossi morto !

Il Commissario Hauk, con gli occhi a serramanico di Lee Van Cleef, con i pochi capelli a formare una candida e bassa aureola sulla sua testa, il famoso profilo affilato e la recitazione secca. Vestito di nero, col vezzoso e improbabile orecchino all’orecchio che gli conferisce un’aria piratesca, dona autorevolezza ad un personaggio schiacciato dal peso del dovere. Ti sto facendo un’offerta.

 

 

Plissken ! Ti davano per morto.

Mente, l’intelligenza e la furbizia della zona franca, vive rifugiato nell’immensa biblioteca di New York, da dove gestisce i suoi traffici con il Duca; ha la faccia serafica di Harry Dean Stanton che conferisce al personaggio, grazie alla sua recitazione pacata da (già) scafato caratterista, un atteggiamento mellifluo e calcolatore. Eravamo amici.

 

 

Ehi ! Tu sei Jena Plissken, non è vero ? Pensavo fossi morto.

Il tassista porta il sorriso stralunato di Ernest Borgnine, caracollante come il suo taxi blindato alla bisogna per percorrere le pericolose strade della metropoli; occhi strabuzzati, cappellaccio in  testa e…armato di molotov. Ohhh ! Jena Plissken nel mio taxi !

 

Se mi toccate muore, se non sparite entro 30 secondi muore, se ritornate muore.

Maggie, interpretata dalla prorompente Anne Barbeau, sguardo e tratti decisi, nasino sfuggente e chioma fluente. Pericolosa Maggie, con la pistola o col coltello. Fedele  Maggie, fino alla morte. Il Duca l’ha regalata a Mente per tenerlo allegro.

 

Tu sei il Duca ! Tu sei il numero uno !

Il Duca, interpretato dal sussiegoso Isaac Hayes con calcolata “coolness”; chi altri riuscirebbe ad andare in giro con dei lampadari sul cofano dell’auto e una “mirror ball” all’interno ? Solo il Duca di New York…e nessuno vuole incontrare il Duca.

 

 

Yeah ! Ho sentito che eri morto ! …..Lo sono.

Jena Plissken entra in scena nell’oscurità, se ne va nell’oscurità. Amorale e umorale, Il ghigno a mezz’asta, la battuta tagliente, i pantaloni improbabili e la benda sull’occhio. Icona anni 80, scompaginatore di piani e fustigatore sprezzante del potere. Mi sto masturbando, ora atterro.

 

 

La trama

Oscura.

La colonna sonora

Suggestiva.

Cosa cambierei

SNAKE non Jena !!!!

John Carpenter

Ottimo, nessuno come lui è in grado di raccontare western metropolitani quasi classici, con personaggi indimenticabili tratteggiati con precisione dagli essenziali dialoghi e dalle immagini iconiche. Bravura che gli permette(va) di gestire in toto il suo film, dalle musiche alla sceneggiatura, in assoluta libertà e controllata anarchia.

 

Kurt Russell

Monumentale.

Lee Van Cleef

Retto.

Ernest Borgnine

Tassista.

Donald Pleasence

Politico. 

Harry Dean Stanton

Brain.

Adrienne Barbeau

Splendida.

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