Regia di John Carpenter vedi scheda film
C’è stato un tempo in cui accanto al più famoso simbolo americano dei valori di libertà e d’accoglienza (la Statua della Libertà) esisteva un luogo di segregazione e di esclusione (il centro di detenzione di Ellis Island). Quel tempo - nell’immaginario carpentiano - è tornato.
Nel suo 1997, infatti, l’isola di Manhattan replica all’ennesima potenza (e paradossalmente visto che da anni è invece una delle più ambite mete turistiche) quello stesso luogo e proprio lì (altrettanto paradossalmente, visto quanto sarebbe successo 20 anni dopo l’uscita del film) si va a schiantare l’aereo presidenziale.
Sono queste le interessanti premesse del 1°film di J.Carpenter su Snake/Jena Plissken, rude antieroe che parla poco (così da risparmiarci le solite frasi fatte che normalmente infestano i film d’azione), ma quando succede, sono brividi (nonostante non mi abbia convinto la scelta della voce italiana: Carlo Valli è un grandissimo, ma forse non risultato azzeccato per il ruolo).
Un buon western urbano (scapigliato) sorretto da una buona colonna sonora che (unitamente alla perenne - per quanto un po’ anomala visto che dopo 10 minuti di albeggiare irrompe nuovamente - oscurità che tutto avvolge) sa conferire la giusta carica di tensione.
Non un film del tutto inappuntabile, per la verità, ma un cult sì e, in quanto tale, meritevole di profondo rispetto.
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