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1997: Fuga da New York

Regia di John Carpenter vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su 1997: Fuga da New York

di Paul Hackett
10 stelle

Un capolavoro ed uno dei miei film preferiti di tutti i tempi. Una cupa e splendida storia ambientata in un futuro post-nucleare, nel quale John Carpenter ha riversato tutti gli incubi di una società immersa nel grigiore della Guerra Fredda e tutto il ribellismo anarchico e individualista di un grande genio del Cinema di Genere (le maiuscole sono assolutamente volute). Kurt Russell è semplicemente indimenticabile nel ruolo di Snake Plissken (Jena nell'azzeccata ma del tutto gratuita versione italiana), un perfetto personaggio da fumetto: capelli lunghi, benda sull'occhio, abiti scuri (che oggi definiremmo post-punk), barba incolta, cupo cinismo, metodi spicci... per noi ragazzini dell'epoca un insuperabile modello estetico! Grandiosa la rappresentazione di una New York devastata e ridotta ad un carcere di massima sicurezza, geniale l'idea di collocare il film in un imminente futuro (a soli 16 anni dalla realizzazione della pellicola) in modo da preconizzare in maniera pessimista ed inquietante l'incombere sulla nostra società della regressione ad un medioevo prossimo venturo, eccezionale la colonna sonora con il cupissimo e splendido tema scritto dallo stesso regista e notevolissimo il cast di contorno, con vecchi marpioni come Lee Van Cleef, Ernest Borgnine, Donald Pleasance ed Harry Dean Stanton. Un capolavoro indimenticabile, l'apice della carriera di John Carpenter, 5 stelle (ma solo perché non è possibile darne di più)... se volete rendermi felice, chiamatemi Jena... o, meglio ancora, Snake!

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Ultimi commenti

  1. callme Snake
    di callme Snake

    appoggio in pieno l'elogio...il mio nick parla da solo! ciao

  2. alexscorpio
    di alexscorpio

    Anch'io da fan di Carpenter , mi associo a Snake e ti faccio i complimenti per l'ottima analisi del film !!! Ciao

  3. HypnoticEye
    di HypnoticEye

    Futuro post-nucleare? Mi pare che nel film di Carpenter si sia in un futuro pre-nucleare. Il recupero del nastro in possesso del Presidente degli Stati Uniti è finalizzato proprio a questo: a evitare che dal pre-atomico si passi al post-atomico.

  4. Paul Hackett
    di Paul Hackett

    Si, hai ragione. L'opinione l'ho scritta una vita fa, per quel che ricordo, credo volessi fare riferimento all'atmosfera "apocalittica" che pervade il film. La definizione "post-nucleare" mi sembrava azzeccata, anche se, come hai giustamente puntualizzato, tecnicamente sbagliata: chiedo venia.

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