26 aprile 1986, alle ore 1.23, nell'Ucraina settentrionale, a 18 km dalla città di Chernobyl, durante un "esperimento" nella centrale nucleare V.I. Lenin, a causa di comprovati errori umani e dell'inadeguatezza progettuale dell'impianto, esplode il reattore n. 4. A distanza di 30 anni il regista Fabrizio Bancale è tornato su quei luoghi per raccontare una popolazione che non ha mai abbandonato la propria terra: i Samosely, i residenti illegali di Chernobyl. Isolati dal mondo, sono sopravvissuti alle radiazioni. I loro corpi hanno resistito, insieme alla foresta che li circondava e che si trasformava insieme a loro. E diventava pian piano una vera e propria riserva naturale, inaccessibile all'uomo.
Non sembra un argomento semplice comunque da recensire, per diversi anni si sono visti documentari report menzionamento e perfino una serie di telefilm inerenti il caso, ciò hanno portato dell'incasso, danaro e lavoro, per non parlare dell'accostamento spesso per svariate motivazioni, tutte cose attribuite però e addebitate a un paese..., chernobll, volendo per comodità… leggi tutto
Non sembra un argomento semplice comunque da recensire, per diversi anni si sono visti documentari report menzionamento e perfino una serie di telefilm inerenti il caso, ciò hanno portato dell'incasso, danaro e lavoro, per non parlare dell'accostamento spesso per svariate motivazioni, tutte cose attribuite però e addebitate a un paese..., chernobll, volendo per comodità…
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