Regia di Gore Verbinski vedi scheda film
Negli States di fine anni cinquanta i fratelli Ernie (Nathan Lane) e Lars Smuntz (Lee Evans) ereditano dal padre la fabbrica di spago che l'uomo aveva diretto con tanta passione ed una casa progettata da un grande architetto del passato, valutata una miseria ma diventata col tempo una fortuna incalcolabile. I due, persi il lavoro e la moglie, ingaggiano un'asta per la cessione dell'abitazione a cifre cosmiche. Ma all'interno della stessa risiede un diabolico topolino, impermeabile a fucilate, rattizzatori e quant'altro la mente umana possa escogitare per eliminarlo. In sottofinale l'asta si concluderà con un disastro, ma i due, grazie al topolino, convertiranno la fabbrica di spago in una eminente industria casearia. Collocato tra gotico, Stanlio e Ollio, Hanna & Barbera, i fratelli Coen, Terry Gilliam e il fumetto, il film scritto da Adam Rifkin si muove con incredibile disinvoltura nella fitta ragnatela di situazioni comiche che la sceneggiatura ha predisposto per l'occasione. Girato con rara finezza, montato prodigiosamente da Craig Wood, sorretto dalla superba vis comica dei due protagonisti ed animato dagli stupefacenti effetti di verosimiglianza dalla Rhythm & Hues Studios, Un topolino sotto sfratto si rivela un gigante persino rispetto alle produzioni Disney.
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