SHORTS INTERNATIONAL FILM FESTIVAL
Lungo un tiepido giorno di inizio autunno, cinque personaggi ci conducono, ognuno seguendo il loro intento, presso un lussureggiante parco al nord della Lombardia, percorso dalle placide acque del fiume Ticino.
Nonostante l'intromissione, a volte dimessa ed in punta di piedi, come quella del naturista o del ragazzino a caccia di avventura, come anche quella del carabiniere assorto dalle indagini che lo occupano, altre volte decisamente più invasiva (quella del cercatore d'oro, ma soprattutto del cacciatore con fucile e cane al seguito) di cinque distinti individui, ognuno affaccendato in un proprio interesse, o passione, o dovere professionale, la vita nel parco prosegue al ritmo solenne di una natura che non si cura di eventuali inopportune od avventate intromissioni, ma prosegue imperterrita il suo corso, scandendo briciole di una eternità che forgia epoche storiche e scolpisce un passato che solo nella materia senza tempo riesce a trovare la sua traccia visibile e memore di tutto ciò che è avvenuto.
In mezzo alla maestosità di una natura padrona della sua inviolabilità, l'uomo con i suoi capricci, i suoi desideri, la sua voglia di fare, non è altro che un piccolo, curioso contorno di un contesto che funziona con ben più complesse e solenni armonie.
Il regista Andrea caccia sa catturare con carattere il concetto di solennità dell'insieme, e nel contempo la fragilità di una umanità che solo dinanzi ad una perfezione così complessa e composita, riesce a rendersi conto della propria precarietà e piccolezza.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta