Regia di Henry Bay vedi scheda film
Il professor Keller lavora sull'energia atomica e scopre un incredibile sistema per riportare in vita i cadaveri. Naturalmente lo spionaggio internazionale si interessa morbosamente alle sue ricerche, che però sono cusodite in maniera segretissima. O almeno così crede lo scienziato.
Nella seconda metà degli anni Sessanta, a seguito del successo popolare del personaggio di James Bond (Licenza di uccidere - 1962; Dalla Russia con amore - 1963; Missione Goldfinger - 1964...), fiorì nel panorama nostrano un filone piuttosto nutrito di spy stories all'acqua di rose, tutte intrighi prevedibili, azione diretta con modestia, attori presi dalle seconde linee, ambientazioni esotiche e budget infimi. Anche in questo caso siamo di fronte a un simile pasticcio avventuroso, fisiologicamente inadatto a mantenere viva la necessaria tensione e a creare, nonostante il titolo lo palesi, il mistero che una trama di questo tipo dovrebbe sottendere; qui la sceneggiatura porta le firme di Arpad De Riso (scritto così) e Nino Scolaro, da "una pubblicazione" (i titoli di coda non considerano neppure l'idea che si possa trattare di un romanzo o di un racconto: genericamente è una pubblicazione) di tale Dean Martor. Un prodottino ingenuo, ma che non si crede meglio di ciò che effettivamente è, espressamente votato all'intrattenimento di un pubblico generico e poco schizzinoso; fra gli interpreti si segnalano Mark Damon, Isarco Ravaioli, Mary Young, Stelio Candelli, Tiziano Cortini, Aldo Bufi Landi, Seyna Seyn e Franca Duccio. Il regista Enrico Bomba, che si firma Henry Bay, è stato una meteora di quel periodo, ovvero quello in cui maggiormente si distinse e si sviluppò il cinema di genere, all'interno del quale Bomba si mosse fra cappa & spada e decamerotici, passando per un paio di filmetti di spionaggio: l'anno seguente infatti il Nostro girerà il sequel Agente segreto 777 - Invito ad uccidere. 2,5/10.
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