Regia di Mario Amendola vedi scheda film
Innocua commediola d'altri tempi, invecchiata molto in fretta poichè già abbastanza datata nel 1958 in cui uscì. Amendola aveva appena terminato di girare I dritti e il discreto successo al botteghino ispirò quest sorta di sequel al femminile, come d'altronde andava di moda fare ai tempi (Poveri ma belli, 1956; Belle ma povere, 1957; oppure in seguito I motorizzati, 1962; Le motorizzate, 1963). La sostanza è davvero poca, anche perchè il copione (sceneggiatura di Mario Amendola) nella sua semplicità e linearità non fa altro che affidarsi alla verve degli interpreti, praticamente tutti provenienti da esperienze teatrali. Ci sono infatti Sandra Mondaini, Bice Valori, Paolo Panelli, Franco Fabrizi, Riccardo Garrone, Memmo Carotenuto e anche, sorprendentemente, Monica Vitti, qui in uno dei ruoli più importanti di quel periodo per lei. Prima dell'incontro con Antonioni, insomma, la Vitti aveva già vissuto una breve parentesi 'leggera', dalla quale si emanciperà in fretta divenendo la musa (non solo artistica) del Maestro ferrarese, salvo poi tornare sui suoi passi quando Monicelli la chiamerà per La ragazza con la pistola (1968), ruolo che le aprirà una seconda carriera aperta principalmente alla commedia. Rispetto al cast de I dritti qui rimangono solo Panelli e Carotenuto, a dimostrazione della pretestuosità dell'operazione; le risate ci sono, certo, ma sono tutte 'a denti stretti'. 3,5/10.
Tre amiche verso la trentina non desiderano altro che trovare l'uomo che le sposi. Ciascuna di loro ha effettivamente un pretendente, ma gli uomini fanno di tutto pur di rimandare l'appuntamento con l'altare...
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