Regia di Bruno Corbucci vedi scheda film
Quarto capitolo delle disavventure del 'falso buono' Nico Giraldi, ex ladruncolo entrato in polizia non tanto per riscattarsi, ma perchè non riesce a vedere il mondo se non attraverso la dicotomia netta delinquente vs. sbirro. E per lui sbirro significa individuo amorale, violento, autarchico e spiccio. In questo episodio Milian è affiancato, oltre che dal solito Bombolo, da Enzo Cannavale, ed in parti minori figurano Margherita Fumero ed Eli Wallach - nientemeno. Ovviamente non c'è nulla di più e nulla di meno dei soliti filmetti di Giraldi: tanti cazzotti, inseguimenti e sparatorie e non vengono assolutamente lesinati i 'vaffa', giusto un po' distribuiti lungo il corso della pellicola e magari variegati ('vattela a pijà...' oppure 'li mortacci tua', poco cambia in sostanza). Un sottoprodotto triste di quando il cinema italiano cominciava a mostrare le corde ed a favorire l'intrattenimento popolare 'primitivo', andando incontro (di corsa) alla parte beluina dell'homo italicus. Il seguente Squadra antigangster ripartirà da dove questo Antimafia finisce. 4/10.
Il maresciallo Giraldi, violento burino, mette in scena un finto arresto ed una finta evasione per poi volare oltreoceano in incognito e mettersi sulle tracce di un boss newyorchese. Lo aiuterà nella missione un amico napoletano, che là ha un ristorante.
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