Basato sul terzo atto della commedia del "poeta maledetto" Jack Kerouac "The Beat Generation" il cortometraggio è l'opera prima di Robert Frank e vede la partecipazione di numerosi esponenti dell'avanguardia poetica americana della fine degli anni Cinquanta che interpretano loro stessi. Il cortometraggio è seguito da un documentario sulla Beat generation realizzato utilizzando materiale di repertorio e interviste montati nello stile caratteristico dell'esperienza letteraria degli artisti beat.
Note
Il film di Frank/Leslie è un autentico poemetto sulla sensibilità "beat" e sul modo in cui la vita può risolversi in arte e poesia.
Incarnazione della mitica Beat Generation, Pull my Daisy è il classico esempio di cinema letterario, o meglio, cinema poco cinematografico e molto letterario. La voce di Jack Kerouac, quanto mai narrativa di immagini che certo non parlano da sole ma che nascono fuse con la voice off, offre allo spettatore la visione di uno di quegli appartamenti che non sembrano tanto lontani dalle… leggi tutto
Tutto in una stanza tra intellettuali e personaggi di varia cultura e status, tra improvvisazioni e deliri verbali. Jack Kerouac è la voce off che accompagna incessantemente la visione di questo "beat-movie". Interessante ad un livello "filologico" per il periodo in cui è stato realizzato.
La durata dell'opera appare giusta; fosse stata maggiore, avrebbe corso il rischio di diventare troppo… leggi tutto
Mi scuso fin da subito per la pacchiana ironia del titolo: "apparentemente" vuole suonare stupidamente ironico, almeno nel senso che, prima di averli visti, dei film non possono altro che "apparire" di ottima…
"È quasi impossibile trovare copie nitide di VIAGGIO A TOKYO, TARDA PRIMAVERA e IL GUSTO DEL SAKÈ. Ma la colpa è delle vostre lacrime." ~ Aki Kaurismaki
"La vita è come la scala di un…
Incarnazione della mitica Beat Generation, Pull my Daisy è il classico esempio di cinema letterario, o meglio, cinema poco cinematografico e molto letterario. La voce di Jack Kerouac, quanto mai narrativa di immagini che certo non parlano da sole ma che nascono fuse con la voice off, offre allo spettatore la visione di uno di quegli appartamenti che non sembrano tanto lontani dalle…
Tutto in una stanza tra intellettuali e personaggi di varia cultura e status, tra improvvisazioni e deliri verbali. Jack Kerouac è la voce off che accompagna incessantemente la visione di questo "beat-movie". Interessante ad un livello "filologico" per il periodo in cui è stato realizzato.
La durata dell'opera appare giusta; fosse stata maggiore, avrebbe corso il rischio di diventare troppo…
mi piace il digitale. il digitale fa sembrare la finzione realtà. la notte losangelina di collateral sembrava vera, e lo era vera, visto che era girato di notte, in più ne ha tratto vantaggio anche la recitazione di…
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