Regia di Don Henderson vedi scheda film
A fronte di qualche pecca psicologica e di qualche momento di imprecisione narrativa, il film di Laughlin è evocativo, stilisticamente curato, avvolto da una lentezza ipnotica e da un raffinatissimo uso del piano sequenza. Le ariose location rurali, il realismo del make-up e la scelta del casting ne fanno un piccolo gioiello dell’horror underground da riscoprire e rivalutare.
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