Regia di Gianfranco Bullo vedi scheda film
Guido, un uomo sulla quarantina, ritorna nel luogo delle vacanze da ragazzo, quando conobbe Anna, il cui amore ancora rimpiange. Sorprendentemente la ritrova: ormai è adulta anche lei e ha una figlia adolescente, Susan, che – per fare un dispetto alla madre – tenta di sedurre Guido.
Per Gianfranco Bullo si tratta della seconda e ultima prova registica: dopo la scombiccherata commedia Tutta colpa della Sip (1988), nella quale rivestiva anche i panni del protagonista, per Una notte che piove il Nostro si limita a rimanere dietro la macchina da presa, oltre a firmare il copione insieme a Maura Nuccetelli. La scelta degli interpreti in ogni caso non lo avvantaggia granché: il trio composto da Massimo Venturiello, Viola Simoncioni e Olga Beaumont non convince e forse anche la storia non aiuta gli attori a esprimersi al meglio, tra battute sconclusionate e situazioni piuttosto prevedibili. Il conflitto madre-figlia, con sensi di colpa da ambo le parti, è decisamente risaputo, psicologicamente deboluccio e la pellicola non offre uno sguardo particolarmente acuto a riguardo; allo stesso modo la tensione erotica nel triangolo tra uomo-madre-figlia risulta pressoché azzerata. Dei successivi passi artistici di Bullo, attore fin dai primi anni Settanta, non si sa nulla in rete. 2,5/10.
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