Regia di Alain Berliner vedi scheda film
Ludovic (Georges Du Fresne) è un bambino di nove anni con l'abitudine precoce all'eonismo. Dapprima i suoi genitori accondiscendono, ma quando la faccenda comincia a sortire effetti sul vicinato e sul figlio del datore di lavoro del papà di Ludovic, la tolleranza diminuirà rapidamente. Costretti a cambiare domicilio e ad intraprendere una cura psicoterapeutica, i familiari di Ludovic accetteranno il proprio figlio soltanto quando si imbatteranno in un caso analogo.
Delicato e al tempo stesso divertente apologo sulla tolleranza, raccontato con un registro mai lacrimevole, La mia vita in rosa è anche uno dei pochissimi film che affronta il tema dell'omosessualità nell'infanzia in maniera tanto efficace e garbata.
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