Regia di Tinto Brass vedi scheda film
Probabilmente da ascrivere tra i peggiori titoli degli anni Ottanta,lancio'l'opulenta Serena Grandi,che poi nell'arco di tre mesi giro'altri due film in cui mostrava l'abbondante mercanzia di cui disponeva.Brass,dopo l'inaspettato trionfo commerciale de "La chiave",fece il bis con questo adattamento-stravolgimento in chiave erotica-soft de"La locandiera" del concittadino Goldoni.E tra cosce,seni,culi e immagini come sempre moltiplicate negli specchi,l'ex-regista anarchico mette insieme un sacco di pretesti per spogliare la sua popputa protagonista.Per ciliegina,nella scena del cimitero mise sulle lapidi i nomi dei critici che lo avevano spesso stroncato:Kezich,Cosulich....E il film lascia un velo di malinconico spaesamento dietro di se'....
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