Regia di Troy Escamilla vedi scheda film
Horror amatoriale ad ambientazione natalizia, girato in massima economia. Qualche buona trovata, tanto splatter, ma ancor più è la delusione.
In un campus universitario, frequentato da sole ragazze, le nuove arrivate vengono sottoposte a prove iniziatiche per poi potere essere accolte nel gruppo "Delta Sigma Sigma". In particolare Angela (Mel Heflin) viene brutalmente aggredita da Amber (Kaylee Williams) e costretta ad utilizzare un dildo (davanti alle altre allieve sorridenti), poi regalatogli per Natale durante un party, di fronte a tutti i presenti. La ragazza, sconvolta per l'umiliazione subita, di notte uccide, cogliendola nel sonno, Amber poi si toglie la vita impiccandosi. Dieci anni dopo, nella sorority house, arriva Danielle (Hailey Strader), la sorella di Amber la quale raduna un gruppo di studenti universitari per organizzare una festa di Natale. Presto i ragazzi finiscono nelle mire di un'assassina sanguinaria, travestita da Santa Claus.
"Jason, Michael e Freddy non seguono i brutti. Nei film horror le vittime sono sempre belle." (Uno dei ragazzi, al party, propone la visione di un film horror, facendo questa considerazione)
Troy Escamilla scrive e dirige -dopo Party night (2017)- il suo secondo titolo amatoriale, girato con l'insignificante budget di 10.000 dollari. Qua e là declina le sue referenze cinematografiche, ovvero film slasher degli Anni '80, magari con ambientazione natalizia, come dimostra mettendo in bocca ad un personaggio il titolo Silent night, deadly night (1984). Anche sul versante splatter Escamilla ci va giù pesante: i delitti vengono messi in scena con dettaglio di sangue e particolari raccappriccianti. Ma tutto questo, purtroppo, non basta a fare un buon lavoro. Le recitazioni sono al limite del tollerabile, anche se interessante appare la presenza di Helene Udy (già sui set horror ai tempi lontani di Il giorno di San Valentino e Chi c'è in fondo a quella scala?). Tra dialoghi infiniti e scene a vuoto, Mrs. Claus, poi distribuito come The stirring, dispensa solo inutili clichés. Riesce difficile credere che un prodotto di questo tipo sia riuscito a portarsi a casa tanti riconoscimenti. Ma si sa che i gusti sono relativi.
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