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Porno

Regia di Keola Racela vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Porno

di undying
5 stelle

Fiacco esordio in regia per un horror comedy dalle forti potenzialità (il tema delle diverse dipendenze) che si perde però per strada dopo una prima mezz'ora interessante.


Porno-Poster-LR

 

Abe (Evan Daves), Todd (Larry Saperstein), Ricky (Glen Stott) e Chaz (Jillian Mueller) sono al servizio in un cinema rigorosamente cattolico gestito da Pike (Bill Phillips). Una sera, al termine del turno di lavoro, i ragazzi sono autorizzati a visionare un film a loro piacimento prelevando la bobina dall'archivio, mentre Pike si assenta. Con loro resta Jeff (Robbie Tann), il proiezionista. Qualcosa incide però inaspettatamente sulla scelta del titolo: un anziano signore (Peter Reznikoff) nascosto nel buio della sala, che sembra essere impazzito. L'uomo aggredisce i ragazzi e poi fugge attraverso una porta segreta che cela l'accesso ad un altro teatro sotteraneo, nel quale sono custodite bobine dal contenuto ambiguo. I ragazzi decidono di visionarne una dal titolo apparentemente piccante. Di fatto si tratta di un video inquietante, nel quale si nota una sensuale ragazza (Katelyn Pearce) officiare un rituale satanico. Da quel momento la presenza femminile sembra concretizzarsi materialmente nel teatro - divenuto una trappola a causa delle uscite blindate - prendendo di mira i ragazzi e... i loro attributi sessuali. 

 

"Questo è un film strano..."

(Uno dei giovani durante la visione del film satanico)

 

 

La didascalia iniziale ("Fangoria presenta") trae in inganno perché Porno è tutto fuorché un film splatter. Ci sono un paio di sequenze piuttosto disturbanti (l'esplosione dei testicoli del povero Jeff e successiva opera "chirurgica" del gay Ricky, al fine di contenere l'emorragia) ma in genere il film procede per oltre un'ora senza mai assumere un registro tematico specifico (grottesco o horror), parecchio contenuto sugli effetti speciali. In parte la storia è piuttosto interessante e tenta anche un approccio filosofico sugli effetti delle dipendenze (dal tabacco all'alcol, finendo ovviamente al cinema porno) ma tolta la prima mezz'ora coinvolgente - con proiezione del filmato in stile "lisergico" - Porno si adagia sul non sense. Così gli attori, che ce la mettono davvero tutta credendo nel progetto, si ritrovano a recitare a vuoto, a causa di una sceneggiatura (non opera di Keola Racela, regista qui al debutto nel lungometraggio) impallata sul nulla e che solo in chiusura affonda nel genere, finendo però per cadere nella trappola del più chiassoso, visionario e retorico pot-pourri fine a se stesso. Personaggi banali messi in scena per caso (Lilith, ovvero il demone - o meglio succube - femminile e il malvagio Beekman) vanno di pari passo con una trama delirante (i passaggi dimensionali, la possessione di Todd). Quel che rimane è il tentativo di portare sullo schermo un tipo di cinema d'antan, facendo uso di filtri e faretti colorati. Ma soprattutto ricorrendo a citazioni palesi, più volte orientate verso il genere erotico.

 

 

La chiamavano Susy Tettalunga

Nella sala segreta sono affissi manifesti cinematografici che contrastano con l'orientamento cattolico del cinema. Così tra un titolo tipo 10 foot hole 10 foot pole e un altro stile Come... let me take you in my golden arms...! Orgy of the dead, fa la comparsa una brochure della pettoruta Chesty Morgan, attrice dotata di circonferenza toracica sproporzionata, giunta anche nelle sale italiane come Susy Tettalunga....

 

 

"Le parole che vengono spesso associate alla dipendenza includono termini come ossessivo, eccessivo, distruttivo, compulsivo, abituale, attaccato e dipendente. E se ci pensi, alcune di queste parole sono usate anche per parlare di amore." (Brenda Schaeffer)

 

 

Trailer

 

F.P. 16/09/2020 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 99'02")

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