Regia di Martin Scorsese vedi scheda film
l'escursione tibetana del grande regista italo-americano si risolve in uno dei suoi film meno riusciti. Si lascia guardare (specie nella prima parte) e la regia di Scorsese ci regala ancora una volta momenti straordinari, ma la sceneggiatura e' fragile ed irrisolta e penalizza parecchio il film. La figura del Dalai Lama comunque e' un'altra perla nella collana di personaggi scorsesiani: anche lui (tormentato, debole, conteso tra politica e religione, tra la resistenza all'arroganza dei maoisti e il principio della non-violenza) e' destinato ad una passione, ad un calvario terreno, ad un'esistenza di sofferenze in un mondo barbaro e materialista, dominato dalla retorica, dall'infamia e dall'ipocrisia dei "politici". Un film che, ad ogni modo e nonostante la discutibile parte finale, merita uno sguardo
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